A Moncrivello si ricorda il beato Luigi Novarese

I Silenziosi Operai della Croce ricordano il loro Padre fondatore con la Celebrazione Eucaristica presso il Santuario della beata Maria Vergine del Trompone di Moncrivello, Vercelli, alle ore 16.30

A Moncrivello si ricorda il beato Luigi Novarese
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I Silenziosi Operai della Croce ricordano il loro Padre fondatore con la Celebrazione Eucaristica presso il Santuario della beata Maria Vergine del Trompone di Moncrivello, Vercelli, alle ore 16.30

Il 20 luglio ricorre la memoria liturgica del beato Luigi Novarese. I Silenziosi Operai della Croce ricordano il loro Padre fondatore con la Celebrazione Eucaristica presso il Santuario della beata Maria Vergine del Trompone di Moncrivello, Vercelli, alle ore 16.30.
Una data importante, quella del 20 luglio, durante la quale si svolgeranno celebrazioni eucaristiche, incontri e commemorazioni in numerose diocesi dal Nord al Sud Italia e nei centri delle comunità dei Silenziosi Operai della Croce presenti in Polonia, Portogallo, Israele, Colombia e Camerun che ricordato le parole dell'allora Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone pronunciate l'11 maggio di quattro anni fa, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura di Roma: “Concediamo che il Venerabile Servo di Dio Luigi Novarese, d'ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa ogni anno il 20 luglio, giorno in cui è nato al Cielo”.
Definito da San Giovanni Paolo II “L'apostolo degli ammalati”, monsignor Novarese fin dalla seconda metà degli anni Quaranta si prese cura dell'emarginazione dei disabili, fondò centri di assistenza, corsi professionali per i portatori di handicap, diede vita ad associazioni come il Centro Volontari della Sofferenza e i Silenziosi Operai della Croce. Organizzò convegni internazionali su temi religiosi e scientifici mettendo a confronto medici e malati, sottolineando in particolare l'importanza che la dimensione spirituale viene ad assumere nel rapporto fra l'infermo e la malattia. Dal maggio 1942 al maggio 1970 Novarese lavorò presso la Segreteria di Stato Vaticana al servizio di cinque pontefici che ne apprezzarono la spiritualità e il carisma: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II. Nel 1970 lasciò la Segreteria di Stato e passò alle dipendenze della Cei dove si occupò di pastorale sanitaria. Concluso nel 1977 il lavoro alla Cei, si dedicò interamente alla sua opera. La salma del beato Novarese riposa ora in una cappella della chiesa di Santa Maria del Suffragio, in via Giulia 59 a Roma.

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