Alberi viale Po potrebbero restare

Una possibile svolta sul viale alberato dopo mesi di discussioni tra Comune e ambientalisti.

Alberi viale Po potrebbero restare
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Alberi viale Po potrebbero restare

Alberi viale Po

Da mesi ormai a Crescentino si discute del futuro di viale Po. O meglio del futuro di quelle piante che sono state piantate più di vent’anni fa e che oggi l’Amministrazione Greppi avrebbe scelto di abbattere.  E, sull’argomento si torna quando si parla di piano triennale delle grandi opere. In questo, infatti, non può certamente mancare il rifacimento del viale, l’ultimo da riqualificare in città.
«Stiamo procedendo con lo studio migliore per riqualificare quest’area a grande percorrenza e dove vivono numerosi cittadini - spiega il numero due della Giunta, Carmine Speranza - E’ sicuramente una di quelle opere che entro la fine del mandato amministrativo vogliamo realizzare».

Saranno abbattuti?

Ma gli alberi, alla fine di questa grande discussione che è giunta più volte anche in consiglio comunale, saranno abbattuti o meno?
«La risposta a questo quesito ancora non c’è - spiega Speranza - Ma con il sindaco Greppi stiamo cercando anche una soluzione per non abbatterli. Si, stiamo studiando un piano nel quale si preveda il taglio di quelli che sono realmente malati o morti. Sono in corso delle verifiche anche con gli uffici. Solo dopo queste potremmo dire se saranno o meno abbattuti».

Un cambio di posizione?

«Per noi quegli alberi non sono da viale - spiega ancora - però noi siamo stati votati dalla popolazione e dobbiamo mettere in cantiere quei lavori che loro vogliono vedere realizzare. Se mantenerli andrà incontro alle richieste della popolazione, questo sarà fatto. L’importante è che questa zona, anche senza l’abbattimento, sia sicura. Quel che è certo è che quelli malati o morti saranno abbattuti e al loro posto pianteremo altri alberi. Voglio ricordare che la nostra Amministrazione è da sempre una di quelle che ascolta, che non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno. Anzi. Non ci interessa se chi ci propone un progetto o ci dà un consiglio sia o meno dei nostri, che siano o meno dei nostri elettori. Noi accogliamo le proposte di tutti».

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