Centrale biogas Ferplant IL SINDACO

La questione discussa in consiglio comunale a Rondissone.

Centrale biogas Ferplant IL SINDACO
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Centrale biogas Ferplant. E' stato nuovamente presentato il progetto sempre nella stessa area a Rondissone per la realizzazione di questo impianto.

Centrale biogas Ferplant

La Ferplant non demorde e presenta in Città Metropolitana il materiale necessario per riportare in Conferenza dei Servizi la centrale a biogas che vuole realizzare a Rondissone. Un progetto che ha diviso il paese, tra chi era favorevole e chi non lo era. E proprio di questo progetto, anche se non ancora visionato nella nuova versione dagli Amministratori, è stato discusso. Più che altro si è parlato di intenti, di volontà di difendere un territorio che attraverso una raccolta firme si era già opposto.

Discussione in consiglio

Nel corso del consiglio comunale di giovedì 26 aprile, infatti, Nicola Sgherzi ha proposto una mozione, poi corretta a interpellanza, che ha visto il sindaco spiegare l’intera situazione. «Partiamo dal principio: ho presentato le memorie dopo aver ottenuto il parere, adottato di Consiglio comunale, da parte della Commissione ambiente presieduta dal consigliere Davide Cambursano - spiega De Ros - Io, infatti, avevo dato compito alla Commissione ambiente di esaminare il progetto. Poi la visita in un impianto simile al quale hanno partecipato rappresentanti della maggioranza e della minoranza. Poi le Conferenze dei Servizi nelle quali ho ascoltato i tecnici e ho posto anche delle domande nonché presentato la situazione di Rondissone».

130 persone a pochi passi dall'impianto

«La Città Metropolitana non può dire di aver scoperto solo all’ultimo Conferenza dei Servizi della presenza di 60 unità abitative in quella zona, cioè 130 residenti. Era un dato che avevo già comunicato. Quegli alloggi occorre ricordare che sono in una zona non è considerato centro abitato. Erano, infatti, in passato nati come uffici e trasformati in abitazione. Questa è una situazione dalla quale è difficile uscire perché se, con una variazione del Piano Regolazione, andiamo a definirla area residenziale, le attività oggi presenti cosa faranno? Non possiamo mettere le ruote ai capannoni. E’ una situazione che la Città Metropolitana deve tener conto ogni volta che si presenta un progetto. Non può ricordarsela a volte, e altre no. D’altronde qualche mese prima aveva approvato un progetto in quell’area dove l’ente superiore aveva affermato di sapere della presenza degli alloggi. Adesso c’è un nuovo progetto che tornerà in Commissione ambiente».

Il No del sindaco

Insomma, torna l’incubo centrale ma De Ros questa volta è stata molto chiara: «Il progetto non deve passare se la Città Metropolitana non riesce a contenere le criticità. Questa Amministrazione comunque dirà no a questo impianto. Questo non vuole dire che siamo contrari ad altri futuri progetti, insediamenti produttivi si ma non questo genere. Inoltre, invito i consiglieri che siano interessati a partecipare alla Conferenza dei Servizi di farsi avanti. Potranno venire con me e porre domande».

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