Coldiretti, "l'abolizione dei voucher in agricoltura è un errore"

Il commento del presidente di Torino

Coldiretti, "l'abolizione dei voucher in agricoltura è un errore"
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Il commento del presidente di Torino

Il Consiglio dei Ministri ha cancellato i voucher anche in agricoltura dove erano stati introdotti per la prima volta nel 2008 nella vendemmia, proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro. Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta: «In agricoltura vengono a perdere l’opportunità di lavorare soprattutto i giovani studenti, i pensionati e i cassa integrati, impiegati in attività stagionali. I voucher hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura, giovani studenti e a mantenere attivi molti pensionati, offrendo loro un’opportunità di integrazione al reddito e favorendo la trasparenza, a contrasto del lavoro illegale fortemente combattuto dalla nostra Organizzazione». A livello nazionale, nell’ultimo anno in campo agricolo, sono stati venduti 2milioni di voucher, per un totale di 350 mila giornate di lavoro. In Piemonte il numero annuo si attesta sui 200mila voucher, utilizzati soprattutto nelle province di Cuneo, Alessandria, Asti e Torino. Fabrizio Galliati prosegue: «Dal fine settimana, di fatto, è impedito l’acquisto dei voucher da utilizzare nel periodo transitorio che viene vanificato. Si tratta di un vero colpo di mano perché oltre all’utilizzo occorre consentirne l’acquisto, in attesa venga individuato necessariamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche caratteristiche di stagionalità dell’agricoltura, come avviene in tutti Paesi dell’Unione Europea. Con l’arrivo della buona stagione e l’avvio dei lavori di preparazione dei terreni e raccolta di ortaggi frutta e vino si mettono a rischio le produzioni agricole e si perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il reddito per 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati, impiegati esclusivamente in attività stagionali che, in agricoltura, ne sono stati gli unici possibili beneficiari». Fabrizio Galliati chiude così: «L’agricoltura è un’attività condizionata dagli andamenti climatici imprevedibili e ha bisogno di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche. Con l’abolizione dei voucher si perde uno strumento che, nel tempo, ha consentito di coniugare gli interessi dell’impresa agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta».

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