69 MILA EURO RITORNANO NELLE CASSE COMUNALI

Inizia a portare i primi risultati l'azione giudiziaria intrapresa dall'amministrazione comunale di Casalborgone per recuperare i soldi persi a causa dello scandalo finanziario.

69 MILA EURO RITORNANO NELLE CASSE COMUNALI
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Inizia a portare i primi risultati l'azione giudiziaria intrapresa dall'amministrazione comunale di Casalborgone per recuperare i soldi persi a causa dello scandalo finanziario.

Inizia a portare i primi risultati l'azione giudiziaria intrapresa dall'amministrazione comunale di Casalborgone per recuperare i soldi persi a causa dello scandalo finanziario. Erano le feste natalizie di quasi quattro anni fa quando era appena esploso lo scandalo finanziario, fatto emergere dalla denuncia presentata da parte dell'amministrazione comunale a seguito degli ammanchi riscontrati nelle casse comunali. Da lì in poi, nel giro di pochi giorni, la situazione era diventata chiara per tutti: la ragioniera Daniela Cecchetto era stata prima sospesa e poi licenziata per via della condotta illecita - poi attestata anche in sede giudiziaria nel processo di primo grado - avendo essa stessa effettuato dei bonifici verso l'azienda edile Spm di Simone Pipino. Bonifici che, è bene ricordarlo, erano dovuti solo in minima parte, dato che l'impresa edile aveva iniziato ad effettuare dei lavori su mandato del Comune per ampliare le mense comunali durante l'amministrazione di Amos Giardino. L'unico a pagare pecuniariamente, ad oggi, è stato Massimo Aprà che nei giorni scorsi ha versato la somma di 69 mila euro, pari a quanto gli è stato contestato dalla Corte dei Conti. La sua colpa, stando a quanto sentenziato dalla Corte dei Conti, deriva dal suo incarico di Revisore dei Conti del Comune, ruolo per il quale percepiva regolare indennità, ma che evidentemente non era stato svolto a regola d'arte, se tutti questi bonifici non dovuti non sono mai stati rilevati in sede di controllo. Così ad oggi, meno del 10% del maltolto è stato recuperato. Meglio che niente, direbbe qualcuno, anche se i protagonisti della vicenda ad oggi non hanno ancora rimborsato in alcun modo le casse comunali: «Finalmente - racconta il sindaco Francesco Cavallero - iniziano a rientrare un po' dei soldi sottratti in modo illecito a tutta la comunità. Continueremo, così come fatto finora con l'aiuto dei legali, con forza a richiedere la restituzione delle somme sottratte, anche se non sarà affatto facile».

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