Carabinieri arrestano finti colleghi, in manette due fratelli di Chivasso

Mettevano a segno i colpi a Reggio Emilia

Carabinieri arrestano finti colleghi, in manette due fratelli di Chivasso
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Mettevano a segno i colpi a Reggio Emilia

Fingevano di essere Carabinieri per mettere a segno furti in abitazione raggirando anziani. Tra ottobre dello scorso anno e aprile 2017, i malviventi hanno commesso diversi colpi tra la bassa e il comprensorio ceramico reggiano, con il pretesto di controlli generici delle forze dell'ordine.

I due malintenzionati sono stati identificati ed arrestati, grazie a una prolungata e complessa attività d’indagine finalizzata al contrasto delle truffe e dei furti ai danni delle fasce sociali più deboli, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando Provinciale di Reggio Emilia. Si tratta di due fratelli di 37 e 22 anni residenti a Chivasso finiti in manette con l’accusa di furto in abitazione aggravato e continuato in concorso.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri reggiani, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di natura cautelare in regime di arresti domiciliari che nella mattinata di oggi, mercole 2 agosto, è stato eseguito dai carabinieri.

Alle prime luci del giorno i militari reggiani, con la collaborazione dei colleghi sarzanesi e della Compagnia di Chivasso, hanno dato esecuzione ai provvedimento restrittivi operando a Sarzana, in provincia di La Spezia, dove è stato localizzato il 37enne e a Chivasso, in provincia di Torino, dove è stato arrestato il fratello 22enne.

I due sono accusati, a vario titolo, di una serie di colpi compiuti tra ottobre del 2016 ed aprile di quest’anno nella provincia di Reggio Emilia. Tra i furti ricondotti ai due fratelli quello del 20 aprile scorso ai danni di una 82enne di Brescello. Il 37enne quale autista e  palo mentre il fratello qualificandosi quale carabiniere accedeva nell’abitazione dell’anziana e riferendo di dover controllare le banconote e i gioielli in suo possesso approfittando della momentanea distrazione dell’anziana che era andata ad aprire la porta al complice si impossessavano di 1.000 euro e 2 orologi oro.

La svolta investigativa è stata offerta dalla visione delle telecamere installate nei pressi dell’abitazione dell’82enne di Brescello che hanno permesso di individuare la targa e il modello dell’autovettura in uso ai malviventi. Tale autovettura, che risultava cessata dalla circolazione già dal 21 aprile 2016, è stata poi fermata nella vicina provincia di Modena dai carabinieri intervenuti per un altro colpo ai danni di un’anziana.

Nel corso delle perquisizioni, svolte contestualmente agli arresti, a carico del 22enne i carabinieri hanno sequestrato 250 euro in contanti, una ricetrasmittente, un assegno non intestato dell’importo di 2.500 euro, varie carte di credito e numerose banconote in foglia d’oro, la cui verosimile provenienza furtiva è in corso d’accertamento.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati ristretti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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