In centinaia per l' addio al giovane imprenditore edile: si è arreso al male di vivere

A trovare il suo corpo senza vita, venerdì pomeriggio, è stata sua moglie Mirella Fontana.

In centinaia per l' addio al giovane imprenditore edile: si è arreso al male di vivere
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A trovare il suo corpo senza vita, venerdì pomeriggio, è stata sua moglie Mirella Fontana.

«Questo silenzio parla. Ci dice qualcosa e sarebbe bello se ognuno di noi portasse a casa con sé un po’ di questo silenzio. Così come il silenzio, anche Renato ci parla».
Con queste parole, don Paolo Mignani, ha accolto lunedì pomeriggio il feretro di Renato Serra sul sagrato della San Vincenzo de’ Paoli a Settimo imprenditore edile di 48 anni tragicamente scomparso lo scorso venerdì. Di fronte alla sua bara, entrata nella parrocchia di via Milano in un silenzio composto, c’erano centinaia di persone, ancora incredule per quanto accaduto. Nessuno che riesca a capacitarsi di una simile tragedia, nessuno che riesca a trovare una spiegazione al gesto estremo che Renato Serra ha deciso di compiere nel suo magazzino di via Varese.  A trovare il suo corpo senza vita, venerdì pomeriggio, è stata sua moglie Mirella Fontana. Pochi istanti dopo la richiesta d’aiuto l’arrivo sul posto anche dei carabinieri della Tenenza di Settimo. A strappare via Renato Serra, a soli 48 anni, dall’amore della sua famiglia è stato un male di vivere che negli ultimi mesi l’ha consumato. Nessuno, tra i colleghi, gli amici e i conoscenti sul sagrato ammette di credere alla sua decisione di farla finita.  Renato lascia la moglie Mirella Fontana, il il figlio Lorenzo, Cherol, Michelle, la mamma, il papà, i suoceri e tutti gli amici che lunedì gli hanno voluto tributare un ultimo commosso addio affollando le navate della parrocchia di via Milano. Tra gli amici e colleghi c’era anche il consigliere Antonino Pultrone, geometra che conosceva Renato e che con lui aveva collaborato in più occasioni. «Renato era un libro aperto per tutti quanti noi; era una bravissima persona e un ottimo lavoratore e non c’erano affatto difficoltà economiche, ne siamo tutti certi. Siamo sconvolti per questa tragedia inaspettata per tutti quanti noi». Un dramma che nessuno forse poteva aspettarsi e fa ancora più male pensare che sia arrivato pochi minuti dopo che Renato aveva stretto un nuovo accordo di lavoro.

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