Incrocio pericoloso un altro incidente

Incrocio pericoloso un altro incidente
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Incrocio pericoloso e lo testimonia l'ennesimo incidente.

Incrocio pericoloso

E' l'incrocio pericoloso anzi, per chi abita a Livorno è «l’incrocio maledetto». Infatti, dopo un lungo periodo di tregua, la scorsa settimana all’incrocio tra la circonvallazione e la strada per Trino si è verificato l’ennesimo grave incidente.

L'incidente

Nel punto esatto dove il 6 novembre del 2012 morì l’allora sindaco di Livorno Marco Michelone, si sono scontrare due auto. Nella prima auto quindi viaggiava una saluggese di 52 anni e la passeggera 76enne anni di Livorno Ferraris che sono rimaste ferite ma in forma lieve. Così come la donna, 65 anni, sempre di Livorno, al volante dell’altra macchina. Un bilancio decisamente più leggero, che però non cambia le sostanza dei fatti: l’incrocio tra la strada Provinciale 3 e la Provinciale 7 resta uno dei più pericolosi del vercellese e nemmeno le bande rumorose e segnalatori luminosi sono serviti in questi anni come deterrenti per evitare incidenti di varie entità. Anche per questo, due settimane fa c’è stata una riunione in Prefettura a Vercelli, con il Comune e la Provincia, che hanno definitio i siti provinciali con «priorità 1», ovvero quelli più pericolosi.

La riunione

«Durante la riunione c’è stata piena convergenza tra il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti e noi, per intervenire subito sull’incrocio. Già prima che avvenisse l’ultimo incidente, stavamo infatti lavorando in piena sintonia per trovare una soluzione oggi sostenibile. Abbiamo quindi a cuore la sicurezza e nel contempo considerando le criticità di bilancio della Provincia», spiega il sindaco Stefano Corgnati.

La rotatoria

Da anni ormai tutti chiedono che venga realizzata in quel punto una rotonda. Ma la sua realizzazione è sempre slittata a causa dei costi che la Provincia non riesce a sostenere. Si parla infatti di circa 200-250 mila euro, cifre che l’ente non è in grado di garantire, a meno di non passare attraverso il co-finanziamento attraverso bandi regionali o nazionali per la messa in sicurezza delle strade. L’obiettivo è comunque arrivare a realizzare una rotonda perché, visto ciò che è successo in passato, quello è un luogo simbolico. Quindi, pur in un momento di difficoltà, dalla Provincia non è mai mancata l’attenzione, e l’obiettivo è la messa in sicurezza ma di certo di vorrà tempo per realizzare una rotonda», spiega Corgnati. Nel frattempo ci saranno delle misure transitorie ma comunque efficaci.

L'installazione di velox

Sul tavolo si discute la possibile l’installazione di autovelox per il rilevamento delle targhe con una sensoristica di videosorveglianza e semafori intelligenti. Come già accade in altri siti. Quella è una strada particolare e critica, dunque il «combinato» di tutti e due gli strumenti sarebbe sicuramente importante e si potrebbe fare con una spesa di circa 20-25 mila euro. «Ovviamente diamo la piena disponibilità a co-finanziare la rotonda nel caso si facesse, per la quota parte che spetta a Livorno. Siamo pronti a collaborare per arrivare ad un investimento più strutturale che guardi alla sicurezza»  - dice Corgnati.

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