Maltrattamenti asilo maestra condannata a 21 mesi di carcere

Maltrattamenti asilo maestra condannata a 21 mesi di carcere
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Maltrattamenti asilo maestra condannata a 21 mesi di carcere

I maltrattamenti asilo

Maltrattamenti asilo, una delle maestre patteggia 21  mesi di carcere. Ventuno mesi di reclusione: è infatti questa la pena che l’educatrice Liliana Brunelli ha scelto di patteggiare nel corso dell’udienza a suo carico al Tribunale di Ivrea.

Il caso

Il caso è quello, annoso, di maltrattamenti che sarebbero stati perpetrati ai danni dei piccoli alunni dell’asilo «Papà Cervi» di Settimo. Si sta avviando quindi a una conclusione la triste vicenda legata alle tre educatrici dell'asilo di Settimo che era rimbalzata sulle cronache locali e nazionali. Una vicenda esplosa un sabato mattina di primavera come tanti, era il 23 maggio 2015. Le indagini proseguivano da tempo. Settimane spese, anche con l’ausilio di telecamere installate all’interno dell’asilo di via Volturno, per trovare riscontri alle segnalazioni di maltrattamenti nei confronti dei bambini.

La denuncia

Tre, infatti, alla fine, le educatrici che erano state denunciate dai Carabinieri, anche se il Procuratore Capo del Tribunale di Ivrea Giuseppe Ferrando, già all'epoca dell'inizio delle indagini, ha negato fermamente che si trattasse di un «asilo lager», di quelli tristemente saliti alla cronaca in ogni parte d'Italia negli ultimi tempi.

La svolta

La svolta alla vicenda, nata da una serie di esposti presentati alla Tenenza dei carabinieri di via Regio Parco è arrivata dopo la denuncia di un clima di stress e paura subito dai piccoli allievi. Condito inoltre da rimproveri verbali, strattonamenti.  E, secondo quelle che furono le prime ricostruzioni legate all’inchiesta dei militari e della magistratura, in alcuni casi addirittura percosse. Soprattutto dopo che le telecamere installate dai militari agli ordini dell’allora comandante, il Tenente Silverio Gesuè, avevano registrato. Le immagini registrate dalle telecamere dei carabinieri avevano prodotto risultati importanti. Tanto che era quindi scattata la denuncia a piede libero per tre educatrici. Ritenute responsabili, sulla base delle prove video, delle violenze ai danni dei più piccoli. Situazione balzata anche alle cronache nazionali.

Cosa si vede nei video

Né la Procura della Repubblica di Ivrea guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Ferrando, né la Polizia giudiziaria, ha mai diffuso le immagini del video acquisito agli atti dell’inchiesta. Quindi nessuno, salvo gli avvocati delle parti in causa (compresi quelli di parte civile) conoscono l’effettivo contenuto del video. Secondo indiscrezioni, però, le riprese avrebbero mostrato atteggiamenti ripetuti da parte delle maestre: insulti, strattoni, qualche schiaffo. I bambini coinvolti, che ancora oggi le famiglie stanno cercando di rasserenare, sarebbero circa una decina.

Tanti i genitori in giudizio

I genitori, che nel frattempo si sono costituiti parti civili nei procedimenti penali a carico delle maestre d'asilo. Verranno infatti sentiti come testimoni nelle tante udienze previste dal Tribunale di Ivrea da ottobre a dicembre. In città intanto prevalgono l'incredulità e la tristezza: le educatrici, infatti, avevano sempre insegnato senza problemi ed hanno educato intere generazioni di settimesi. Giovedì 15 febbraio, presso il Tribunale di Ivrea, si sono svolte le udienze prelimininari dei procedimenti a carico delle due insegnanti settimesi. Ventuno mesi di reclusione, con sospensione condizionale, per l’accusa di maltrattamenti a danno degli alunni. E' questa la pena patteggiata dalla difesa per la maestra dell’asilo “Papà Cervi” di Settimo Liliana Brunelli.

In tribunale

Durante l’udienza preliminare, si sono costituite come parti civili dodici persone. Infatti,tutti genitori dei piccoli alunni che frequentavano la scuola, ma anche il Comune di Settimo. Le parti si sono accordate, previo risarcimento parziale dei danni e in seguito ad un buon comportamento processuale, sulla pena che dovrà scontare la Brunelli. Il giudice Ombretta Vanini, preso atto della richiesta, ha fatto presente che, per evitare vizi di incompatibilità, potrà pronunciarsi sul patteggiamento soltanto alla fine del procedimento a carico della collega Franca Scorpioni. La seconda maestra, che si dichiara estranea ai fatti, verrà sentita dopo gli altri testimoni al termine della lunga istruttoria. Il procedimento a suo carico riprenderà il prossimo 4 ottobre.

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