Protesta contro CasaPound arresti e perquisizioni

Un corteo contro la presenza del convegno di estrema destra.

Protesta contro CasaPound arresti e perquisizioni
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Protesta contro CasaPound. Arrresti e perquisizioni dopo i fatti dello scorso febbraio a Torino. Nello scontro erano rimasti feriti dei poliziotti.

Protesta contro CasaPound

Oggi, lunedì 19 marzo la Digos di Torino ha eseguito tre misure cautelari. Misure nei confronti di aderenti al centro sociale Askatasuna. La manifestazione era stata organizzata in segno di protesta per la presenza del segretario nazionale di Casapound ad un convegno elettorale organizzato dal movimento di estrema destra all’Hotel NH Ambasciatori di corso Vittorio Emanuele II.

I fatti

I tre sono responsabili di resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Uno di questi è anche responsabile dell'esplosione di artifici pirotecnici.  In quella circostanza, circa 300 aderenti ai centri sociali nonché ai sodalizi anarco-insurrezionalisti e squatter, hanno organizzato un corteo tentando più volte di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine. Hanno lanciato petardi, bombe carta (anche alterate), bottiglie ed altri oggetti contundenti, rendendo necessario il ripetuto utilizzo dell’idrante e di diversi lacrimogeni.

I provvedimenti

In carcere Jacolo Araldi (18 anni) mentre ai domiciliari Matheus Augusto Romualdo (23 anni). Obbligo di presentazione per G.V. di 22 anni, pluripregiudicata anche per reati commessi in occasione di manifestazioni di piazza (anche in Val Susa).

La perquisizione

In casa di Araldi, inoltre, sono stati trovati 70 petardi di diverse dimensioni. In quella di G.V., invece, 800 adesivi con la scritta “qui abita un@ antifascista”. Tutto debitamente sequestrati.

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