Sequestrate 11 auto di lusso e di contrabbando

L'operazione della Guardia di Finanza di Torino

Sequestrate 11 auto di lusso e di contrabbando
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L'operazione della Guardia di Finanza di Torino

Per risparmiare sul bollo auto, sull’assicurazione RCA e sui diritti doganali non pochi italiani comprano autovetture di lusso al di fuori dall’UE, ma questo non si rivela mai un buon affare, perché i residenti in Italia che vengono fermati alla guida di auto straniere si vedono sequestrata l’autovettura, che potranno riscattare solo dopo aver pagato le imposte evase più le sanzioni. Infatti, in assenza dell’autorizzazione doganale e delle condizioni necessarie per beneficiare dell’ammissione temporanea, il veicolo immatricolato in uno stato extra Ue, risulta introdotto sul territorio italiano di contrabbando.

Questa nuova frontiera del contrabbando è uno degli illeciti economico finanziari che viene contrastato nell’ambito del quotidiano controllo del territorio effettuato dalle pattuglie dei finanzieri di Torino, impegnati nella consueta attività di prevenzione, coordinata dalla Sala Operativa provinciale per il “Servizio 117” di pubblica utilità.

Nel corso dell’ultimo anno i Baschi Verdi hanno sequestrato 11 macchine e constatato oltre 50.000 euro di sanzioni.

Le autovetture di lusso sequestrate, con targhe della Svizzera, della Moldavia, dell’Albania e dell’Ucraina, erano guidate prevalentemente da piemontesi e lombardi di tutte le estrazioni sociali, anche quelle meno abbienti che grazie a questo stratagemma riuscivano a permettersi uno “sfizio” extra.

Nel corso delle attività sono state controllate anche autovetture straniere guidate da cittadini italiani che non avevano ancora formalizzato la loro residenza all’estero. Per questi non sono scattate le sanzioni, ma hanno dovuto solo regolarizzare la loro posizione perché l’obiettivo del controllo economico del territorio fatto dalla Guardia di Finanza non è quello di irrogare sanzioni formali ma contrastare fenomeni illeciti come l’evasione fiscale che danneggia tutti i cittadini e fa aumentare i costi dei servizi pubblici.

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