Gioventù Rodallese chiude i battenti dopo 62 anni

Dopo 62 anni la Gioventù Rodallese chiude i battenti. La retrocessione dalla Seconda alla Terza Categoria è stata la terza consecutiva.

Gioventù Rodallese chiude i battenti dopo 62 anni
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La Gioventù Rodallese chiude i battenti dopo 62 anni.

Gioventù Rodallese

Dietro ad una società ci sono storie, volti, fatica, sudore e, da ultimo, successi e insuccessi. Ed è purtroppo partendo da quest’ultimo aspetto che la Gioventù Rodallese nella prossima stagione non scenderà più in campo. La decisione è stata presa la scorsa settimana, principalmente per il venire meno di stimoli e soprattuto persone. La retrocessione dalla Seconda alla Terza Categoria dell’ultimo campionato a conti fatti è stata la terza consecutiva (nel 2016 ci fu un ripescaggio estivo in Prima che però fu vano). Ed è anche per questo che l’entusiasmso è venuto meno. Il sodalizio rimarrà attivo a livello associativo nella frazione di Rodallo ma il pallone non rotolerà più...

La parola ai dirigenti

"Le notizie sono esatte, lunedì scorso abbiamo effettuato una riunione e qualche defezione era già stata preannunciata" spiega il direttore generale Ezio Ossola. "Si pensava che una volta passato il momento triste dopo l’ennesima retrocessione qualcuno si convincesse ad andare avanti ma siamo davvero ridotti a 4 persone. E così non si va davvero avanti. Senza contare che sembra anche che chi poteva continuare a darci un aiuto anche economicamente possa tirarsi indietro. Per cui come associazione si andrà avanti con le attività normali che svolgiamo nella frazione. Come società sportiva invece ci fermiamo e non prenderemo più parte a nessun campionato».

Il premio per i 60 anni

E dire che solo la scorsa estate il presidente Elvio Actis Grosso era stato chiamato a Roma per ricevere un importante riconoscimento per i 60 anni del club. Dal 1956 infatti la Gioventù Rodallese ha sempre partecipato ai campionati organizzati dalla Figc, con soddisfazioni alterne. «Il nostro orgoglio è stato quello di non aver mai mollato - prosegue Ossola - e la nostra matricola è ancora quella originaria, 21630 con addirittura 5 cifre. Nei paesi attorno a noi ce ne sono veramente poche di società che hanno una matricola così antica. Ma non ci possiamo fare nulla se viene a mancare chi porta avanti il discorso. Lasciamo un impianto in buone condizioni e con spogliatoi che non si vedono granchè in giro in categoria. Dispiace adesso pensare che la struttura possa essere abbandonata. Ma non ha senso stare lì a continuare a fare la manutenzione noi considerando che anche la convenzione sarebbe stata da rinnovare».

Per lo stesso Ossola grande il dispiacere: «Io ho iniziato a giocare nel 1956 proprio al primo anno di attività, per me è un dramma con proseguire con questa società. Ho rivestito praticamente tutti i ruoli e se è vero che ho avuto tanti amici nella mia vita è anche vero che una delle cose che ho amato è stata la Gioventù Rodallese. L’importante però sarà proseguire sul versante dell’attività sociale nella frazione».

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