220 firme per dire no all'isola pedonale di via Po

L’iniziativa è partita spontaneamente dai commercianti. Ma l’Ascom, fin da subito, ha deciso di appoggiarla.

220 firme per dire no all'isola pedonale di via Po
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220 firme per dire no allo studio di fattibilità promosso dall’amministrazione per pedonalizzare via Po.
L’iniziativa è partita spontaneamente dai commercianti. Ma l’Ascom, fin da subito, ha deciso di appoggiarla.

Isola pedonale in via Po

Ricordiamo che questo progetto dell'isola pedonale in realtà è un’eredità lasciata dall’ex sindaco Libero Ciuffreda e dall’ex assessore Claudia Buo che lo volevano fortemente e già avevano dato il via ad alcune sperimentazioni chiudendo un po’ a caso la strada. Esperimento che però non era riuscito. Anzi. Oggi il sindaco Castello lo ripropone.
L'isola pedonale dovrebbe essere compresa nel tratto tra la pizzeria Medina fino al Duomo.

Il presidente Ascom

Spiega il presidente dell’Ascom Giovanni Campanino: «Io personalmente, insieme ad altri membri del direttivo, ho partecipato alla riunione di due settimane fa promossa da alcuni commercianti per appunto discutere di questa ipotesi di pedonalizzazione.
E ci è sembrato giusto come Ascom appoggiare questa raccolta firme. Abbiamo già l’esempio di via San Marco. L'hanno pedonalizzata ma hanno ottenuto solo che adesso nessuno passa più, creando un danno a coloro che lì hanno le loro attività».
Un altro problema è che, se mai dovesse andare in porto questo progetto su via Po, significherebbe anche togliere una quarantina di posti auto considerando anche quelli di via dell’Asilo.
Spiega ancora il presidente Campanino: «Non è questo il momento storico per pedonalizzare una via. Considerato i negozi che chiudono, i turn over e la grande difficoltà che incontra la nostra categoria.
Io credo che sarebbe meglio utilizzare quei soldi per ottimizzare quello che c’è. Per fortuna in questi giorni, come da nostra richiesta, si sta procedendo all’illuminazione di via del Collegio. Ma altrettanto bisogna fare in via Teodoro e in vicolo del Portone, che sono buie e questo le rende anche insicure.
Crediamo che via Po debba venire riqualificata ma non pedonalizzata. Ad esempio si possono allargare i marciapiedi, ripensare ai parcheggi, ed abbellirla, ma non vietarla alle auto. Sarebbe un altro duro colpo per il commercio».
Le firme con tanto di documento di spiegazione sono già state consegnate in Comune.
«L’Ascom - chiude Campanino - è disponibile a dialogare con l’amministrazione. Noi chiediamo di essere interlocutori e vogliamo essere parte attiva».

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