A Chivasso un circuito di moto

Il sogno dell'Amministrazione di Claudio Castello.

A Chivasso un circuito di moto
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Pecco Bagnaia ha portato Chivasso, la sua città, a livelli di notorietà insperati. Quasi mai raggiunti. Una città che ora vuole il suo circuito di moto.

A Chivasso un circuito di moto

Pecco Bagnaia ha portato Chivasso, la sua città, a livelli di notorietà insperati. Quasi mai raggiunti. Il giovane campione mondiale di Moto 2 continua ad emozionare. Quel ragazzo dalla faccia pulita modesto molto determinato, che il prossimo anno lo vederemmo sfrecciare accanto ai grandi delle due ruote, Rossi, Marquez, potrebbe far diventare la nostra città come la Tavullia del Nord Italia. Proprio qui, infatti, potrebbe nascere un circuito per le moto. A lanciare questa che, per ora è solo un’ipotesi ma che però avrebbe già mosso i primi passi, è l’assessore Pasquale Centin.

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Il sogno all'ex Lancia

L’idea sarebbe quella di realizzarla all’interno del Pichi dove ci sarebbero i terreni idonei allo scopo. Anche se precisa subito Centin: «Stiamo parlando di un’area privata di proprietà del consorzio Pichi. Quindi non comunale. Però potrebbe interessare anche al Consorzio questo progetto. Lì c’è l’antica pista collaudo della Lancia, dove venivano provate le automobili: ora è vero che è in un totale totale stato di abbandono e non viene utilizzata da anni. Ma insomma è già una buona base di partenza».  Certo sarebbe una grandissima opportunità per tutto il chivassese. E proprio la presenza del Campione del Mondo di Moto 2 Pecco Bagnaia e prossimo debuttante nella Moto Gp, potrebbe solleticare qualche imprenditore a realizzare la pista prova, tenendo conto che c’è un’assoluta penuria di impianti del genere. E non solo in Piemonte ma praticamente in quasi tutto il Nord Italia.

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L'assessore Centin

«Al momento - come dice l’assessore - è poco più che una suggestione. Ma val la pena approfondire e valutare la realizzabilità dell’investimento. In questo modo si potrebbe rinverdire la tradizione che vede da sempre legata la nostra città al mondo dei motori. Prima alle automobili domani perché no alle moto? Piste di velocità in Piemonte non ce sono e averne una sarebbe una base importante per far crescere nuovi campioni». Insiste nel dire che per ora è solo una chiacchierata ma siamo certi che per l’Amministrazione è già un qualcosa in più. Anche perché le ricadute positive sarebbero fuori discussioni. E come anche lo stesso presidente dell’Ascom, Giovanni Campanino, ha più volte sottolineato la vittoria di Pecco può diventare davvero un’occasione per il rilancio della città e del commercio. Il fatto poi che potrebbe essere disponibile fin da subito un’area già vocata a pista di velocità è un grande vantaggio, e inoltre si eviterebbe di sacrificare ulteriore terreno. Il Pichi, infine, ed è sotto l’occhio di tutti è collocato in una posizione davvero strategica. Conclude Centin: »Staremo a vedere se è possibile concretizzare il mio sogno. Noi ci crediamo».

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