Asl taglia servizi alla città, sindaco e vice pronti ad incatenarsi

Per smetterla di esser considerati di serie B.

Asl taglia servizi alla città, sindaco e vice pronti ad incatenarsi
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Asl taglia servizi alla città, sindaco e vice pronti ad incatenarsi a Crescentino pur di tutelare la propria popolazione. Per smetterla di esser considerati cittadini di serie B.

Asl taglia servizi

E’ una notizia di questi giorni il potenziamento dei servizi sanitari nel Comune di Santhià. Una notizia che certo vede il sindaco di Crescentino Fabrizio Greppi felice per la città di Santhià ma allo stesso tempo adirato nei confronti della Regione Piemonte e dell’Asl To 4, sotto la quale è Crescentino. Greppi, infatti, non accetta che la Regione preferisca un Comune all’altro. «Se, come mi è stato detto, coloro che abitano a Crescentino sono comodi a svolgere visite ed esami a Chivasso, allora quelli di Santhià non hanno difficoltà a raggiungere Biella o Vercelli - spiega Greppi - Eppure Antonio Saitta ha deciso di potenziare Santhià. Come mai questa scelta? Forse perché quel Comune è una delle poche enclave del Partito Democratico in terra eusebiana, dunque va protetto? Se è così significa che ci sono cittadini di serie A (in questo caso quelli di Santhià) e cittadini di serie B (in questo caso quelli di Crescentino).Ma questo non è giusto e dunque mi rivolgerò al Direttore generale dell’Asl To4 per discutere di alcune cose che si possono migliorare al poliambulatorio di Crescentino perché i miei concittadini hanno la stessa dignità di quelli di Santhià. In maniera particolari gli anziani».

Riduzione orario del Cup

«Proprio in questi giorni - spiega ancora il vicesindaco Carmine Speranza - è giunta in Comune la comunicazione della riduzione dell’orario e dei giorni di servizio del Cup. Infatti, il servizio di prenotazione e ritiro esami non è più tre giorni a settimana ma solamente due.
Questo crea un ulteriore caos all’interno del sistema sanitario locale che negli anni, come detto già dal sindaco, ha visto eliminare tantissimi servizi ambulatoriali alla nostra città. Una città che ha un bacino di utenti elevatissimo. Infatti, questi servizi non interessavano solo i Crescentinesi, ma anche coloro che abitavano in Collina. Il nostro obiettivo è dunque quello di chiedere un potenziamento della nostra struttura sanitaria. Non è un segreto, infatti, che nei mesi scorsi i tecnici dell’Asl siano venuti per un sopralluogo. Ad esempio volevano sistemare l’ambulatorio della Guardia medica ospitato all’interno dell’Infermeria Santo Spirito. Volevano rimettere a nuovo le stanze, rendere il tutto più sicuro vista anche la criminalità che dilaga. Eppure nulla. Ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie e temo che non arriveranno. Si tratta di una questione puramente politica perché la Regione, appunto, è amministrata dal Pd e questo partito punta a potenziare e difendere i suoi feudi come Cigliano. Di Crescentino invece se ne infischiano, tanto c’è il centro destra in Comune.
Allora se è questo il ragionamento Saitta venga a Crescentino e lo dica alla popolazione. Risponda all’invito che mesi fa gli avevamo fatto. Invece nulla, non abbiamo neanche in questo caso ricevuto una risposta.Noi siamo pronti a tutto pur di riottenere quello che ci è stato tolto. Se serve ci incateneremo al Cup».

L'Amministrazione vuole risposte

C’è molta rabbia e delusione nelle parole del sindaco Greppi e del suo vice Speranza. Non sopportano veder trascurata la situazione della loro cittadina, un tempo un fiore all’occhiello per i servizi sanitari, oggi invece l’ultima ruota del carro dove tutto ormai è diventato impossibile.
«Richiederemo ancora più forza e ostinatezza un incontro - spiegano Greppi e Speranza - Non vogliamo assolutamente che la Regione si dimentichi di noi, della nostra realtà, dei nostri problemi ed esigenze. Devono darci risposte chiare. Basta silenzi».

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