Bilancio del primo anno di amministrazione nelle parole di Doria, Ciconte e Savino

Bilancio del primo anno di amministrazione nelle parole di Doria, Ciconte e Savino
Pubblicato:
Aggiornato:

Doria, Ciconte e Savino fanno un bilancio del primo anno di amministrazione Castello.

Il bilancio

L’impressione è quella che stia gestendo una città di quasi 30mila abitanti “alla giornata”, senza una visione di insieme, ed i primi risultati, purtroppo, li stiamo già vedendo».
Ad una anno dalle elezioni comunali, il centrodestra chivassese (che con Matteo Doria candidato a sindaco ha raggiunto il ballottaggio) fa il bilancio sul primo periodo di amministrazione della giunta guidata da Claudio Castello.
Con i gruppi consiliari della lista civica «Amo Chivasso e le sue Frazioni» e di Forza Italia, che hanno ottenuto seggi in consiglio, il centrodestra segue con attenzione l’andamento di Palazzo Santa Chiara.

Le considerazioni

«Ci era già stato chiesto di esprimere delle considerazioni - spiega Matteo Doria, anche vice presidente del Consiglio Comunale - ed abbiamo sempre risposto che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per poter fare delle valutazioni. Ora, a distanza di un anno, l’impronta di questa amministrazione è stata data, ed è possibile approfondirne l’operato. Con i consiglieri Domenico Ciconte (Forza Italia) e Federico Savino (Amo Chivasso e le sue Frazioni) abbiamo così fatto un’analisi generale sui principali settori».

Lavori pubblici

«Un settore strategico ed importante sia per qualità della vita quotidiana che per la messa in sicurezza del territorio in cui viviamo: la quasi totale assenza di manutenzioni e di programmazione a lungo termine di questo settore, affidato a Domenico Barengo, è purtroppo in continuità con la linea adottata dalla precedente amministrazione, quando ad essere assessore era l’attuale sindaco Claudio Castello; i risultati sono strade e marciapiedi pieni di buche, sempre più grandi e sempre più frequenti sia nelle strade asfaltate che interpoderali. Stessa cosa dicasi per la manutenzione del verde pubblico. Degli annunciati 400 nuovi posti auto non se ne è visto realizzato neanche uno, in compenso sono stati spesi 126mila euro per la rotonda con i semafori di via Po. In questi giorni è emersa anche la totale inadeguatezza della gestione in emergenza dei rischi idrogeologici, elemento che desta forti preoccupazioni».

Attività produttive e commercio

«Un settore da cui dipendono posti di lavoro e tenuta del tessuto imprenditoriale locale: in tempi di crisi dovrebbe essere il settore sul quale si lavora giorno e notte, ma ciò non sta accadendo. Non esiste ad oggi un piano incisivo per l’area industriale Chind. Un'area abbandonata a se stessa: anche se in liquidazione, i capannoni vuoti e le aree ancora da edificare sono svariate. Lo stesso vale per artigianato e commercio, oppresso da tassazioni e non supportato da piani di sviluppo e promozione turistica, che attirerebbe nuove persone in città.

Le iniziative

Le iniziative delle feste in centro realizzate dall’Ascom sono elementi positivi. Ma oggettivamente non indicabili come decisivi per il supporto al settore ed ai relativi posti di lavoro. L'apertura del nuovo centro commerciale, inoltre, ha messo in forte difficoltà le attività cittadine. Cancellando così svariati posti di lavoro “veri”, a tempo indeterminato, sostituendoli con effimeri incarichi a tempo determinato. E la decisione da parte dell’assessore Pasquale Centin di autorizzare l’apertura di nuove centri di media/grande distribuzione in città non fa ben pensare».

Le scelte

«Da questo settore partono le scelte politiche dell’amministrazione. Un bilancio le cui entrate si basano su tasse elevate progressivamente alle stelle (vedi la tassa rifiuti) e da multe a strascico utilizzate per fare cassa (si è passati dall’obbiettivo di 870mila euro all’anno della giunta Ciuffreda ad un milione 330 mila euro del primo anno della giunta Castello) ed all’interno del quale non si vedono stanziamenti di spesa significativi nei settori effettivamente importanti è lo specchio della Chivasso che stiamo vivendo. L’assessore Chiara Casalino deve ancora maturare esperienza, e forse dovrebbe subire meno interferenze da parte di ex assessori ora consiglieri».

Ambiente

«Sempre guidato dall’assessore Centin, tra le altre cose si dovrebbe occupare della ricerca dei fondi per la gestione del post-mortem della discarica per scongiurare il disastro ambientale: nonostante gli annunci di pignoramento delle quote di Seta spa ed i viaggi a Roma al Ministero, ad oggi il risultato è stato lo stanziamento di circa un milione di euro di soldi chivassesi per far fronte agli iniziali problemi. Continua inoltre lo scempio delle discariche abusive, problema lasciato fuori controllo negli ultimi anni che continua a generare inquinamento e costi sia nelle campagne che in città».

Sicurezza

«Utilizzare il corpo di polizia municipale per fare multe a strascico è una decisione politica abbastanza miope, che sottrae risorse ai pattugliamenti per la nostra sicurezza quotidiana; continua inoltre indisturbato il “lavoro” dei parcheggiatori abusivi, che indisturbati chiedono il pizzo per parcheggiare sul suolo pubblico, anche nelle aree già a pagamento. Sono state acquistate ed installate nuove telecamere per la videosorveglianza. Peccato che a distanza di mesi non siano ancora in funzione per non aver verificato preventivamente la connessione wireless».

Sociale

«Settore affidato a Claudio Moretti, che continua come i suoi predecessori a finanziare le feste afro e le settimane dei migranti, ma in città non si ha l’impressione che i sempre più numerosi cittadini che versano in stato di bisogno a causa della crisi trovino poi le medesime protezioni ed attenzioni che ricevono chi è assistito dal “ business dell’accoglienza”».

Sport e Cultura

«Tiziana Siragusa si impegna, ma al momento sono lontane le iniziative che vedevano Chivasso al centro dello scenario regionale, con tutto l’indotto che ne derivava».

Seguici sui nostri canali