Cinghiali in mezzo al paese

La notizia che un cinghiale era nel centro abitato si è diffusa rapidamente.

Cinghiali in mezzo al paese
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Un cinghiale in mezzo al paese ha movimentato il sabato mattina dei cavagnolesi. La notizia che un cinghiale era nel centro abitato si è diffusa rapidamente.

Cinghiali in mezzo al paese

Un cinghiale in mezzo al paese ha movimentato il sabato mattina dei cavagnolesi. La notizia che un cinghiale era nel centro abitato si è diffusa rapidamente. Sul posto sono intervenuti tempestivamente il sindaco di Cavagnolo Gavazza, il maresciallo Massa dei Carabinieri di Cavagnolo e le guardie venatorie. E’ stato appurato che il cinghiale “era di passaggio” in paese visto che era fuggito dal parco del Po durante una battuta di caccia. L’animale è stato avvistato nel centro del paese dove correva spaventato e si è poi diretto nuovamente nell’area del parco. La presenza massiccia di cinghiali in Collina è una situazione conclamata e adesso la Regione Piemonte ha inasprito gli interventi in atto.

La soluzione della Regione

Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, che intervenuto all’incontro con Coldiretti Piemonte, ha sottolineato come: «La Regione ha approvato una nuova delibera per il contenimento dei selvatici, stante anche il parere fornito dall’Ispra». A livello nazionale si sta verificando un’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti con il numero dei cinghiali che, in Italia, ha superato abbondantemente il milione. Sono sempre più frequenti casi di cinghiali che giungono nei centri abitati cittadini. A fronte di ingenti danni per le colture, cresce il rischio di incidenti automobilistici provocati dalla fauna selvatica.  Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta: «Viene attribuito all’imprenditore agricolo, in qualità di titolare o conduttore del fondo, un ruolo centrale nell’azione di contenimento della fauna selvatica. Un risultato che, grazie a un costante lavoro, accoglie le proposte di ulteriore miglioramento della delibera approvata lo scorso mese di dicembre, che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero».

L'intervento di Coldiretti

Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge inoltre: «Tra le novità più rilevanti, ora un proprietario o conduttore di un fondo, munito di regolare licenza per l’esercizio venatorio e adeguata formazione, potrà intervenire direttamente, anche come “tutor” di un altro proprietario o conduttore, nell’ambito del territorio su cui si attuano i Piani di contenimento. Non sussiste l’obbligo di essere iscritto ad Atc, Ambito territoriale di caccia o ad un Ca, Comprensorio alpino.
E’ importante che questa misura, insieme alle altre contenute nella nuova delibera, vengano prontamente recepite ed attuate dalla Città Metropolitana di Torino. E’ necessario agire con tempestività su tutti i territori e specificatamente nelle aree collinari e montane, dove l’agricoltura è più difficoltosa».

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