Erba selvaggia e strisce «ubriache»

Succede a San Mauro.

Erba selvaggia e strisce «ubriache»
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E’ un quartiere arrabbiato quello di Pragranda. Sebbene sarà al centro di un grosso intervento di riqualificazione con la realizzazione del parco, i cittadini lamentano uno stato di trascuratezza non indifferente.

Erba selvaggia e strisce «ubriache»

E’ un quartiere arrabbiato quello di Pragranda. Sebbene sarà al centro di un grosso intervento di riqualificazione con la realizzazione del parco, i cittadini lamentano uno stato di trascuratezza non indifferente.
Accantonata la ferita per l’installazione del traliccio a pochi passi dalle abitazioni, i residenti di via Borsellino puntano il dito contro l’assenza di manutenzione ordinaria, la cura del verde e tante piccole attenzioni che il Comune, della precedente amministrazione come l’attuale, non hanno nei confronti di Pragranda.

La denuncia

«Dimmi te dove possiamo camminare?», lamenta Sergio, residente, indicando le condizioni del marciapiede adiacente all’area cani di via Borsellino. L’erba cresciuta a dismisura, un grosso cespuglio e i rami bassi degli alberelli rendono il passaggio insidioso. «Dove ci sono i condomini non ci sono problemi: siamo direttamente noi a occuparci del verde - spiega -, ma nei tratti in cui non ci sono case e quindi spetterebbe al Comune la situazione è questa: una giungla». Stesso discorso per l’area cani, le aiuole che arredano via Borsellino e via Alessandria: alberelli abbattuti dai furgoni e mai sostituiti, piante morte che rischiano di crollare sulle auto in sosta. «Hanno tagliato l’erba qualche settimana fa - racconta un altro residente che si avvicina incuriosito alla macchina fotografica -. Probabilmente la ditta incaricata non ha gli adeguati strumenti: hanno lasciato tutta l’erba tagliata nel prato, disseminata qua e la senza raccoglierla. Come mai questa modalità? Una volta la portavano via e poi facevano tutti i bordi sui marciapiedi. Va bene che l’Amministrazione si vanta del risparmio nei tagli stagionali, ma per fare i lavori così era meglio spendere un po’ di più». Il commento tra tutti è uno solo: «Inutile progettare grandi opere come quelle pubblicizzate in giro per Pragranda quando poi mancano i soldi per la manutenzione ordinaria. Non si può lasciare un quartiere in queste condizioni».
Ma le segnalazioni non finiscono qui. Poco più avanti, infatti, nel punto in cui via Alessandria diventa via Borsellino, è stato divelto il cartello stradale. Al suo posto, anziché sostituirlo, il buco aperto sul marciapiede costituisce un pericolo per i pedoni. E poi, le strisce appena rifatte che delimitano gli stalli. «E’ vero che molti automobilisti hanno fatto spallucce al divieto di sosta e hanno parcheggiato lo stesso, ma la segnaletica orizzontale è tutta storta. Possibile che non potessero multare i trasgressori e fare un lavoro decoroso?».
L’istanza è chiara: più controlli sui lavori che vengono eseguiti. «La cattiva manutenzione rappresenta uno spreco di soldi pubblici per l’intera collettività - aggiunge Sergio -. Se venissero fatti controlli sul risultato finale sarebbe sicuramente meglio. Oltrettutto, in questa zona abitano amministratori comunali, possibile che non vedano e non siano critici verso certe situazioni?».

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