Guerra ai piccioni, si rischiano sanzioni fino a 500 euro

Il comune di Settimo da il via ad una "guerra ai piccioni" con un ordinanza atta a limitarne la proliferazione e contenerne la popolazione.

Guerra ai piccioni, si rischiano sanzioni fino a 500 euro
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Il comune di settimo dà il via a una "guerra ai piccioni" con un'ordinanza atta a limitarne la proliferazione e contenerne la popolazione

Guerra ai piccioni, l'ordinanza

E' stata emanata dal comune di Settimo l’ordinanza 230 dedicata alle disposizioni di carattere igienico e sanitario “relative al contenimento della popolazione di piccioni e volatili in genere”. Questa "guerra ai piccioni" consiste nel limitare le risorse alimentari e riproduttivi degli animali e l'ordinanza stabilisce «il divieto di somministrazione a piccioni e volatili selvatici di cibo e granaglie, sia sul suolo pubblico che su aree private»; e, ancora, «ai proprietari di edifici, agli amministratori condominiali e a chiunque a qualsiasi titolo vanti diritti reali su immobili esposti alla nidificazione e allo stazionamento dei piccioni di provvedere, a propria cura e spese: alla pulizia dei luoghi "contaminati" ; all’apposizione di griglie o reti; impedire la sosta abituale e permanente dei piccioni».

L'invasione

Il problema della proliferazione riguarda soprattutto la capacità riproduttiva di una coppia media. «In media - è riportato - una coppia di colombi si riproduce 5-6 volte all’anno, con punte di nove covate annue. Tenuto conto del numero dei neonati involati per nidiata e dei tassi di perdita delle covate e della mortalità perinatale, si stima che una coppia produca in media 3-4,5 nuovi nati all’anno, determinando un tasso di incremento della popolazione pari al 150%».

Sanzioni fino a 500 euro

Detto questo l’Amministrazione ha dato ordine alla Polizia locale di verificare l’effettiva osservanza dell’ordinanza comunale. A vigilare ci penserà anche il servizio veterinario dell’Asl territorialmente competente. «I contravventori saranno puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro fino a 500 euro». «In caso di inadempimento il Comune potrà agire in via di autotutela tramite intervento sostitutivo con rivalsa delle spese sostenute».

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