Il Consiglio di Stato dice di no alla multisala in città

Un sogno infranto.

Il Consiglio di Stato dice di no alla multisala in città
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Sfuma il sogno di Chivasso di avere una multisala. Almeno per il momento. Infatti il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso proposto dalla società Eridiano contro la Regione Piemonte.

No alla multisala in città

Sfuma il sogno di Chivasso di avere una multisala. Almeno per il momento. Infatti il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso proposto dalla società Eridiano contro la Regione Piemonte che con il suo regolamento sulla diffusione dell’esercizio cinematografico vieta l’apertura di nuove multisale ponendo dei vincoli rigidi sia sulla capacità delle offerte che dalla distanza da altre sedi. La Società suddetta era infatti intenzionata ad aprirne una nel parco commerciale del Bennet. In estrema sintesi, quindi, il Consiglio di Stato da’ ragione alla Regione.

Un sogno

E da anni ormai che sulle colonne di questo giornale ci occupiamo del paradosso che c’è chi vuole costruire qui una multisala cinematografica ma glielo impedisce una legge regionale che a detta di molti serve solo a tutelare Torino e i Comuni confinanti dove c’è abbondanza di sale cinematografiche (7/8 ogni 100 mila abitanti), ignorando le esigenze socioculturali ed economiche del Chivassese che arriva a malapena ad una sala per oltre 100 mila abitanti.
E già nel 2016 l’allora vicesindaco Massimo Corcione denunciava l’iniquità di questa legge ma la politica regionale è rimasta sorda alle richieste del Comune di sbloccare la situazione e permettere anche nel Chivassese una sufficiente varietà nell’offerta cinematografica.

Il caso

Ma è stata soprattutto l’associazione Identità Comune a sollevare il problema preoccupata dalla drastica riduzione dell’offerta cinematografica del Chivassese, che è la zona della ex Provincia di Torino con il minor numero di sale. Perché come già detto il Chivassese ha più di centomila abitanti ma un solo cinema quindi dispone di meno di una sala ogni centomila residenti: enormemente sotto la media che è di 5 sale e mezza ogni centomila. Inoltre manca anche un teatro che non sia solo un teatrino con pochissimi posti a sedere e strutture di scena molto limitate, come manca una sala per la musica tanto che gli eventi musicali devono per forza tenersi nelle chiese. E per questi motivi aveva raccolto in poco tempo oltre 2000 firme e la gente, soprattutto i giovani, avevano manifestato forte interesse per una maggiore offerta.
Purtroppo con questa sentenza il sogno di una multisala a Chivasso nell’area Bennet che ha tutte le caratteristiche per ospitarla per ora resta tale.
Sulla questione abbiamo sentito l’assessore Pasquale Centin: «In realtà la mia impressione è che ormai si è fuori tempo massimo. E’ innegabile che questo settore con l’avvento dell’ondemand delle varie piattaforme sta vivendo una grave crisi commerciale. Un esempio a Roma negli ultimi anni hanno chiuso ben 2 multisale. E anche se la nostra amministrazione sarebbe pronta a stendere tappeti rossi pur di averla, mi sembra complicato sbloccare la normativa regionale».
Eppure ci si era illusi quando, in occasione dell’inaugurazione del parco commerciale Bennet lo scorso 28 febbraio era stato annunciato che anche la proprietà stava lavorando per la multisala. E lo stesso sindaco Claudio Castello in un’intervista rilasciata al nostro giornale aveva dichiarato: «Stiamo perorando, insieme alla proprietà, la nascita di una multisala. Anche perché il territorio ne ha bisogno.. Qualche spiraglio c’è». Invece...

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