La mensa è al freddo: i bimbi si portano il panino

Il sindaco: chiedevamo un minimo di collaborazione, ma invece questa è mancata.

La mensa è al freddo: i bimbi si portano il panino
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La mensa scolastica della scuola primaria di Brusasco è al freddo da ormai due mesi. Nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza Anna Marolo e Carlo Giacometto hanno presentato al sindaco Luciana Trombadore un’interrogazione in cui vengono chiesti chiarimenti a riguardo.

Mensa è al freddo

La mensa scolastica della scuola primaria di Brusasco è al freddo da ormai due mesi. I bambini dopo aver prelevato il pasto dalla mensa, si recavano nelle aule per consumarlo. I genitori di una classe, martedì 26 marzo, hanno comunicato sul diario che il proprio figlio mangerà il panino fino a data da definirsi perchè la mensa è inagibile.

L’intervento

Il sindaco Trombadore a tal proposito afferma: «La scuola necessita di grandi interventi. L’impianto di riscaldamento nella sala mensa non è funzionante e l’impianto elettrico è da rifare. Non era possibile intervenire come avremmo voluto in tempi così brevi a causa dei tempi tecnici per l’approvazione del bilancio e così un mese fa è stata posizionata una stufa a pellet nella mensa. Ma questa cosa è stata volutamente strumentalizzata. Infatti sono avanzate delle lamentele sull’installazione della stufa e richieste le relative certificazioni che a dire il vero non erano necessarie. Vista la richiesta, il dirigente scolastico, si è allarmato e così abbiamo proceduto alla richiesta delle certificazioni, ma sino a quando non giungeva la documentazione la stufa non poteva essere utilizzata e così abbiamo atteso oltre un mese. Ieri, martedì 26, le certificazioni sono arrivate e la stufa è stata accesa e nella sala mensa erano presenti 21 gradi quindi i bambini hanno mangiato al caldo. Chiedevamo un minimo di collaborazione, ma invece questa è mancata».

I genitori

«Abbiamo comunicato sul diario dei nostri figli le intenzioni di far mangiare loro un panino in classe come segno di protesta alla situazione - dicono i genitori - e magicamente, due ore dopo l’inizio delle lezioni, ci è giunta comunicazione che la stufa era stata accesa. E’ una situazione che a noi sembra molto strana. Una coincidenza? Non crediamo proprio. Non abbiamo visto le certificazioni relative alla stufa e auspichiamo che siano effettivamente giunte in Comune. Anche perché nessuno ci aveva avvertiti del fatto che la mensa fosse al freddo, ma lo abbiamo appreso solo tre settimane dopo dai nostri figli. L’edificio è fatiscente: nel corridoio che i bambini percorrono per andare in mensa è presente un sollevamento della pavimentazione che è delimitata da un portaombrelli e un contenitore delle scarpe usate. Poi, la pensilina esterna sotto cui noi genitori attendiamo i nostri figli ha il soffitto che versa in pessime condizioni. Insomma, le cose che non vanno sono molte...».

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