Miglior accoglienza e servizio nei ristoranti piemontesi ECCO I PREMIATI

La classifica stilata da Noi di sala.

Miglior accoglienza e servizio nei ristoranti piemontesi ECCO I PREMIATI
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Miglior accoglienza e servizio nei ristoranti piemontesi. Ecco i premiati dall'associazione Noi di sala (edita da Giunti Editore). Sono ben 15 quelli citati.

Miglior accoglienza e servizio nei ristoranti

Dopo anni di guide dedicate a cucine, chef e pizzerie, esce una guida dedicata all’arte dell’ospitalità in sala, firmata dall’associazione Noi di sala (edita da Giunti Editore): “159 realtà ristorative di tutta Italia sono state selezionate per la loro capacità di saper fare accoglienza e garantire un eccellente servizio, oggi aspetti fondamentali tanto nella ristorazione quanto nell’hôtellerie” hanno sottolineano gli autori della Guida Noi di Sala della presentazione avvenuta a inizio settimana a Roma.

In Piemonte

A rappresentare il Piemonte son ben quindici. Scopriamo insieme quali sono:

  • Al Sorriso a Soriso (provincia di Novara)
  • All’Enoteca a Canale d’Alba (provincia di Cuneo)
  • Antica Corona Reale a Cervere (provincia di Cuneo)
  • Cannavacciuolo Bistrot a Torino
  • Condividere a Torino
  • Consorzio a Torino
  • Del Belbo da Bardon a San Marzano Oliveto, nell'Astigiano
  • Guido a Serralunga d’Alba (provincia di Cuneo)
  • Il Piccolo Lago a Verbania
  • La Ciau del Tornavento a Treiso (provincia di Cuneo)
  • Locanda del Pilone ad Alba (provincia di Cuneo)
  • Magorabin a Torino
  • Piazza Duomo ad Alba (provincia di Cuneo)
  • Da Maurizio a Cravanzana (provincia di Cuneo)
  • Villa Crespi ad Orta San Giulio (provincia di Novara)

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L'intervento del presidente

«Questo vademecum – ha detto Marco Reitano, presidente dell’associazione Noi di Sala – punta l’attenzione su coloro che trascorrono buona parte della vita nei ristoranti di cui sono i principali attori, soprattutto nel rapporto con la clientela. Il nostro non è un giudizio di merito, ma vuole valorizzare un mestiere spesso in ombra e un po’ dimenticato. Ci siamo accorti che il mercato offre pochi addetti perché non c’è un focus sulla nostra professione. La nostra guida vuole dare visibilità al mestiere di maître e sommelier, mettendo i volti su un volume che possa essere lo specchio della ristorazione dal punto di vista della sala. Il personale che si dedica all’accoglienza è molto spesso il motivo determinante per cui un cliente torna in quel ristorante».

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