"Prima gli italiani, poi i profughi"

E' questa la frase che pronuncia il candidato a sindaco di Cigliano Diego Marchetti quando parla della chiusura del Cas. 

"Prima gli italiani, poi i profughi"
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"Prima gli italiani, poi i profughi". E' questa la frase che pronuncia il candidato a sindaco di Cigliano Diego Marchetti quando parla della chiusura del Cas.

"Prima gli italiani, poi i profughi"

Il candidato a sindaco Diego Marchetti non può non intervenire dopo la chiusura del Cas di Cigliano.

"La memoria di Rigazio è corta quando dice che i presunti profughi non hanno mai causato problemi. Ne è proprio sicura? Perché anziché pensare alle "Basi per una vera integrazione" pagando un appartamento, vitto e alloggio a queste persone non pensa ad i nostri concittadini indigenti? Ed ancora perché dobbiamo far nuovamente intervenire una cooperativa nella gestione? Se non si è in grado di farlo autonomamente allora non lo si fa. Mi sfugge a quali introiti fa riferimento, agli affitti che il Comune pagherà a qualche privato cittadino? Ai soldi che verranno dati ad una cooperativa che sicuramente non sarà di Cigliano? E poi sarà possibile sapere prima i criteri con cui saranno selezionati? Il problema dell'immigrazione rischiava di “influenzare la campagna elettorale" secondo il sindaco? Non sono forse le scelte discutibili di questa Amministrazione ad influenzarla?».

Chiuso il Cas

Se a Cigliano si pensava che con la chiusura del Cas lo scorso 30 agosto fosse terminata la presenza dei migranti, pare che questo non sia lo stesso parere dell’Amministrazione comunale.

«Innanzi tutto voglio che si sappia che il centro di accoglienza è stato chiuso perché inadeguato - spiega ancora Marchetti - visto che il sindaco ha omesso questo particolare fondamentale. Adesso lei parla di Sprar ma occorre fare una precisazione: l'idea è stata sottoposta a questa Amministrazione già da tempo dal sottoscritto e la risposta è sempre stata "Non è possibile aprirlo". Ora invece sì? Le regole per lo Sprar indicano in 2,5 ogni 1000 abitanti il numero dei presunti profughi quindi un massimo di 12 e non di 15 come detto dal sindaco».

E' polemica

L'arrivo dei migranti a Cigliano, come in molti altri Comuni, aveva creato molto malumore. Erano infatti aumentati coloro che chiedevano le elemosina davanti ai centri commerciali e che importunavano coloro che passeggiavano per il paese.

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