"Regione lotta contro l'arrivo dello smarino"

Le parole di Luigi Corna.

"Regione lotta contro l'arrivo dello smarino"
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"Regione lotta contro l'arrivo dello smarino". E' questo il messaggio che il consigliere di maggioranza di Torrazza ha deciso di lanciare alla Regione e al Parlamento.

No smarino dove c'è Amazon

Mancano ormai pochissimi mesi all’inaugurazione del nuovo polo logistico di Amazon a Torrazza. Quasi sicuramente inizierà ad operare in autunno e porterà più di 1200 posti di lavoro. Senza contare tutti gli aspetti positivi per l’indotto locale. Insomma, una bella novità che avevamo annunciato in grande anteprima lo scorso giugno, quando ancora tutto era segretato. Ma proprio dovrà arrivare lo smarino. Per questo motivo, la maggioranza chiede di bloccare questo arrivo.

Dopo Amazon si spera in altri colossi

Oggi però si sa che è Amazon e, come spesso avviene, dopo l’arrivo di questo colosso anche altri individuano la zona scelta dal gruppo dell’imprenditore Jeff Bezos per il proprio insediamento. Ecco il motivo per il quale il consigliere Luigi Corna chiede alla Regione e ai rappresentanti romani del territorio di intervenire. «Il nostro obiettivo è promuovere lo sviluppo del potenziale polo logistico. E dovrebbe essere l’obiettivo della Regione Piemonte. Regione che dovrebbe impedire l’arrivo della terra di scavo della Tav. Le forze politiche regionali dovrebbero agire perché si creino altre centinaia di posti di lavori. Noi chiediamo una moratoria su quest’area nella quale si sottolinei la vocazione a polo logistico come d’altronde è già definita da Piano Regolatore. Quest’area, infatti, può puntare a rilanciare l’economia. Se i politici vogliono salvaguardare e creare posti di lavoro devono favorire quest’area e allontanare lo smarino».

Ma quanto costa portare la terra della Tav qui?

Corna poi analizza i costi che lo Stato è pronto ad affrontare per portare lo smarino a Torrazza: «C’è da considerare l’investimento di 14milioni di euro per la costruzione di un binario che arrivi direttamente alla cava per portare la roccia da scavo quando si parla di una fermata dell’Alta Velocità a Chivasso. Bisogna sottolineare che abbiamo carenze importanti nel sistema ferroviario locale. Infatti, non c’è uno stanziamento per opere importanti come il raddoppio della ferrovia per Ivrea». Corna dunque chiede una mozione per rimettere in discussione la locazione dello smarino.

Commenti
Simone

Questa lettera è del 2013 quando Corna si atteggiava da ambientalista, allora taceva e diffidava attraverso lettere di avvocati : Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai giornali ed agli ambientalisti di Chivasso e dintorni: “Lettera aperta ai giornali e agli ambientalisti. (con preghiera di pubblicazione) Sono un abitante di Torrazza Piemonte, piccolo Comune della Provincia di Torino ai confini con la provincia di Vercelli. Il territorio Torrazzese da anni è messo a dura prova da scempi ambientali, prima da una immensa discarica di rifiuti Tossico-Nocivi (costruita alla fine anni settanta e attiva ancora oggi, il prossimo anno verrà, raddoppiata), poi dal deposito di scorie radioattive di Saluggia (dista a pochissimi km di distanza), poi da una centrale a biomasse, ed ora , ciliegina sulla torta, dall’arrivo dello Smarino dei cantieri della Valsusa, sia quello della II canna del Frejus che quello del TAV. Nella zona stanno succedendo strane cose, gran parlare della centrale Biomasse, ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, ma silenzio sullo Smarino. Solo una Assemblea pubblica lo scorso 21 maggio (assemblea che portava, a conoscenza, i cittadini di Torrazza Piemonte, non solo dell’arrivo dello Smarino nella cava Cogefa, ma che ci sarebbero stati espropri di terreni per la costruzione di uno svincolo ferroviario per favorire il trasporto del materiale) All’assemblea parteciparono esperti NoTav, ambientalisti, studiosi e avvocati. Nella zona agiscono oltre Legambiente e Pro Natura, ci sono il Cat-Coordinamento Ambientalista Torrazzese e il Mac-Movimento Ambientalista Chivassese. Pro Natura di Chivasso nella persona del portavoce Piero Meaglia cercarono di boicottare la serata, come fecero una parte di aderenti al Cat (tanto che si divisero e il Cat fu decimato, ma continua la suo attività) , Legambiente non era tra i promotori. Come cittadino chiedo, attraverso le Vostre testate, agli esponenti delle Associazioni Ambientaliste, Legambiente (Massimiliano Tantillo),Pro Natura (Piero Meaglia- Emilio Delmastro), Mac (Marco Marocco) e Cat (Michelangelo Bocchio) di chiarire la loro posizione a proposito della problematica dello Smarino. Le domande sono semplici e nette : 1) Siete a favore o contro l’arrivo dello Smarino nelle cave Trama/Cogefa di Torrazza? 2) Si può essere NoSmarino, ma nello stesso tempo SiTav? 3) Avete in programma attività di sensibilizzazione sul territori? (la gente è a dir poco male informata e molto confusa) Una domanda ai giornalisti o forse un semplice consiglio perché sui vostri giornali non dedicate un piccolo spazio per interviste ai “protagonisti” della vicenda? Oltre le Associazioni sopra citate, ai politici della zona e in particolare al Sig Fantini che è il titolare della Società che accoglierà lo Smarino? I cittadini non sanno le posizioni dei vari protagonisti della vicenda. Due ultime cose, sul territorio agisce una associazione che ha sempre avuto una posizione forte e chiara è Restiamo Sani di Montanaro, da sempre contraria all’arrivo dello Smarino e alla costruzione del Tav. Io sono contrarissimo alla costruzione del Tav che ritengo un’opera inutile e devastante, ma non faccio parte del cosidetto Movimento NoTav, non sono iscritto ad Associazioni e a partiti,quindi sto parlando a titolo puramente personale Simone Capula – Individuo”

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