Sul futuro supermercato, l'ombra del ricorso al Tar

L'Associazione Commercianti Centro e il comitato di cittadini contro la realizzazione del progetto si sono appellati al giudice del Tar.

Sul futuro supermercato, l'ombra del ricorso al Tar
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Sul futuro supermercato, l'ombra del ricorso al Tar. L'Associazione Commercianti Centro e il comitato di cittadini contro la realizzazione del progetto si sono appellati al giudice del Tar.

Ricorso al Tar

Sono due i provvedimenti impugnati nel ricorso al Tar per la vicenda del supermercato nell'area Colenghi e illustrati dall’avvocato Alberto Ferrero, dello studio Ludogoroff e Associati. «Il primo - spiega il legale che sta seguendo la vicenda - riguarda il pano di recupero dell’area con il cambio di destinazione d’uso, da industriale a commerciale. Il secondo punto, invece, è sulla concessione del diritto di superficie ai soggetti attuatori del piano di recupero». 

Futuro compromesso dai permessi

Secondo l’Amministrazione, la concessione sarebbe giustificata come indispensabile per la realizzazione di parte del progetto, sostenendo inoltre che a carico dell’attuatore vi fossero opere di manutenzione dell’area verde adiacente al centro polivalente e altri interventi limitrofi. «Ci risulta invece che l’opera realizzata nel parco del centro polivalente e della biblioteca si stata compiuta dal Comune - puntualizza l’avvocato Ferrero - e che le opere di manutenzione citate fossero già a carico dello stesso proponente poiché riguardano il medesimo punto vendita». Ma non solo. A suscitare la reazione dei cittadini che si sono rivolti allo studio legale torinese, anche la valutazione economica fatta sull’area. «Non è stata fatta alcuna istruttoria per capire il valore effettivo dell’area - aggiunge l’avvocato Ferrero -. La concessione è pressoché gratuita, manca il valore economico di quella porzione di terreno. Riteniamo che tutto questo non sia legittimo». 

Decisive le prossime settimane: qualora venisse rilasciato il permesso di costruire l’iter legale potrebbe prendere un determinato risvolto. «Se venissero rilasciati i diritti di costruire impugneremo anche questo atto, chiedendo la sospensiva del progetto». Che, di fatto, significa bloccare la realizzazione del supermercato. 

La presidente Giangualano

Il ricorso porta la firma di Paola Giangualano, presidente dell’associazione commercianti San Mauro Centro. E’ lei a illustrare le ragioni dietro la presentazione del nuovo atto che dà avvio all’iter legale. «Andrò avanti sulla vicenda finché non ci sarà la parola fine - commenta -. L’impressione che ne abbiamo è che si stiano mettendo davanti le esigenze dei privati a quelle dei cittadini. Per questo motivo proseguiremo la nostra battaglia». A sostenere le spese della causa degli anonimi finanziatori che si sono fatti carico della questione dal punto di vista economico. «Non conosco chi siano - precisa Giangualano -, ma è possibile che tra le tante firme raccolte ci sia qualcuno che proprio non vuole il supermercato e che quindi ha deciso di sostenere le spese affinché il progetto si fermi». Determinati e positivi i membri del comitato che auspicano il ricorso come la via per stoppare definitivamente la realizzazione di quel piano di recupero che non piace a molti del quartiere. «La cessione della porzione di terreno - prosegue la presidente dei commercianti - era motivata dall’intenzione di far sistemare a spese dei proponenti l’area verde esterna alla biblioteca e al centro polivalente. Quegli spazi, invece, sono stati recentemente recuperati dallo stesso Comune che si è fatto carico dell’intervento. Altra dimostrazione di come le cose non stiano andando come invece aveva annunciato l’Amministrazione». 

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