Tessera a punti anche a messa: niente bollini, niente sacramenti

L'iniziativa era già stata utilizzata a Settimo Torinese e poi a Brandizzo.

Tessera a punti anche a messa: niente bollini, niente sacramenti
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L’ultima trovata per arginare l’emorragia di fedeli arriva dal Comasco: una tessera a punti anche per la messa.

Tessera a punti anche in chiesa

Secondo un’ultima ricerca, i fedeli che vanno a messa la domenica (o almeno una volta a settimana) sono scesi al minimo storico: 27.5%, poco più di uno su quattro. Dieci anni fa erano il 33.4%. Un’emorragia che un prete comasco ha deciso di arginare in maniera senza dubbio creativa: avete presente le campagne fedeltà dei supermercati? Perché non introdurre una tessera a punti anche per la partecipazione alle funzioni? Questa l’idea.

Niente bollini, niente sacramenti

E come racconta il nostro portale GiornalediComo.itniente bollini, niente sacramenti.

Del resto aumentano a quota 22,7% i cattolici che in chiesa non ci vanno proprio (18,2% nel 2007), nemmeno una volta l’anno, senza considerare gli under 24, fra i quali uno su tre in dieci anni s’è perso per strada (-30% da record rispetto allo zoccolo duro dei 40/50enni che scendono solo del 10%).

“Parrocchia card” allargata a catechismo e “grest”

Un bollino per ogni messa seguita e uno per ogni incontro di catechismo, oratorio estivo incluso. E’ questa la formula studiata da don Angelo Fontana così da educare bambini e relativi genitori all’importanza di vivere appieno e con serietà la propria fede.

Episodi precedenti nel Torinese

Ma la nuova tendenza non è una novità in provincia di Torino. Infatti negli Anni Settanta a Settimo Torinese i bambini avevano una tesserina su cui il parroco “timbrava” la partecipazione alla messa durante l’anno in cui dovevamo fare la Prima Comunione. Se non si superava una soglia di timbri il bambino non poteva ricevere la Prima Comunione.

Una cosa simile è stata poi ripresa a Brandizzo a metà degli Anni Ottanta aveva realizzato un cartellone dove i bambini a fine messa dovevano apporre la figurina ricevuta.  Poi negli Anni Duemila un altro parroco sempre a Brandizzo aveva creato un vero e proprio album per le figurine realizzato con immagini sacre. Era questo un modo, secondo il parroco di avvicinare i giovani alla messa.

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