Via Battisti non è a misura di disabile

L’opposizione denuncia il mancato abbattimento delle barriere sensoriali.

Via Battisti non è a misura di disabile
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Via Battisti  a Foglizzo non è a misura di disabile. L’opposizione denuncia il mancato abbattimento delle barriere sensoriali.

Via Battisti non è a misura di disabile

Realizzare una strada accessibile a tutti, senza più ostacoli, è stato l’obiettivo principale alla base dei lavori di via Cesare Battisti terminati da poco. In realtà, sono stati  eliminati tutti gli ostacoli sul percorso? La strada è davvero adesso a misura dei diversamente abili?

La minoranza consiliare

«Quella che è stata fatta è l’abolizione delle barriere architettoniche ma non delle barriere sensoriali o percettive- osserva il consigliere d’opposizione Arcangelo Gallon- I lavori sono stati fatti per abbattere le barriere architettoniche, quindi sono stati realizzati marciapiedi a raso per abolire ostacoli di tipo strutturale che impedivano di muoversi agevolmente. Ma, non si è pensato ad abolire le barriere sensoriali o percettive che continuano ad esserci nella strada e cioè quegli ostacoli che impediscono agli ipovedenti o ai non vedenti la mobilità negli spazi urbani. Quando si è deciso di realizzare questa strada sbandierando l’intenzione di abbattere le barriere grazie alle compensazioni del Bennet di Chivasso perché non si è pensato a stanziare risorse per questo altro genere di difficoltà? Per abbattere le barriere sensoriali, non occorrono opere strutturali, esistono dispositivi o segnali, quasi sempre semplici e poco costosi, in grado di facilitare non poco la vita di queste persone, per esempio i loges (strisce pavimentali in rilievo o piste tattili) o i segnali vocali». Ma, chiediamo, avevate già esternato agli amministratori queste considerazioni prima che iniziassero i lavori in questa strada? «Certamente- risponde Gallon - Nell’aprile 2018 avevo presentato una mozione per sensibilizzare il Comune ad adottare i piani di eliminazione delle barriere architettoniche sul territorio (P.E.B.A.), uno strumento per conoscere le situazioni di ostacolo per la fruizione di edifici e spazi pubblici: purtroppo la mozione è stata però bocciata».

L'esposto di Ferro

Inoltre, a quei tempi, alla Procura di Ivrea è giunto un esposto firmato dall’ex consigliere Piersilvano Ferro per denunciare il fatto che il Comune di Montanaro non aveva adottato questi P.E.B.A. contrariamente a quanto richiamato dalla normativa nazionale. Una storia vecchia, dunque, ma sempre attuale tant’è che, in questi giorni, ad attivarsi su questo discorso è stato il consigliere dell’opposizione Stefano Pellegrino che ha contattato l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti. «Ho parlato con un consigliere regionale dell’Unione- riferisce Pellegrino- che è disposto a venire a parlare con gli uffici comunali per sollecitarli a prendersi carico di questa problematica ed intervenire. Purtroppo, la normativa non prevede l’obbligo di abbattere le barriere sensibili, sta alla sensibilità degli amministratori a farlo». Inoltre, al prossimo consiglio comunale, l’opposizione presenterà una mozione per proporre al Comune la figura del «Disabilyty Manager», un cittadino che si renda disponibile a raccogliere le istanze dei disabili e delle loro famiglie.

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