Vietato giocare a pallone in strada, arrivano i vigili

Un divieto che alcuni residenti stanno cercando di far valere da tempo a Settimo Torinese. 

Vietato giocare a pallone in strada, arrivano i vigili
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Vietato giocare a palla nel tratto pedonale di via Partigiani. Un divieto che alcuni residenti stanno cercando di far valere da tempo a Settimo Torinese.

Vietato giocare a palla

Vietato giocare a palla nel tratto pedonale di via Partigiani. Un divieto che alcuni residenti stanno cercando di far valere da tempo e che, adesso, si sta concretizzando anche grazie ai servizi di controllo che vengono effettuati dagli agenti della Polizia Municipale.
Al centro del contendere, per i cittadini che hanno più volte inoltrato segnalazioni e lamentele al Comune e alla Polizia Municipale, c’è il rispetto della quiete pubblica che, stando alle testimonianze, sarebbe messa in discussione dai ragazzi che di pomeriggio e di sera giocano a calcio nel tratto pedonale della via. Un comportamento vietato, ai sensi del comma g dell’articolo 8 del regolamento di Polizia urbana di Settimo che dispone: «praticare giochi di qualsivoglia genere sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, compresi i marciapiedi e i portici, quando possano arrecare intralcio o disturbo, ovvero costituire pericolo per sé o per gli altri o procurare danni».

Le polemiche

«Ci sono dei momenti in cui è impossibile star tranquilli - raccontano alcuni residenti -. Soprattutto di sera, quando i ragazzini continuano a giocare a pallone fino a tardi. Come porta usano il muro della suoneria ma le pallonate arrivano fin sui nostri palazzi: è assurdo. Così come talvolta è incredibile il comportamento di certi genitori che non limitano l’entusiasmo e le grida dei figli».
«Non ce l’abbiamo con nessuno, ma la sera vorremmo avere il diritto di star tranquilli e riposare prima di un’altra giornata di lavoro». Le pallonate colpiscono i palazzi «e in qualche caso hanno creato anche danni» così i residenti hanno chiesto ancora una volta un intervento al Comune. «Vogliamo solo difendere i nostri diritti».

La “difesa”

Ma l’arrivo dei vigili nella strada ha, in qualche modo, diviso gli animi. «E’ imbarazzante pensare che con tutti i problemi che ci sono a Settimo gli agenti debbano presidiare questo tratto di strada per impedire ai ragazzini di giocare». «L’Amministrazione dovrebbe - spiegano - chiedersi perché i ragazzi sono costretti a giocare tra i palazzi e non nel vicino parco che versa in condizioni spaventose. C’è anche un campetto da basket con un canestro che rischia di cadere in testa a qualcuno. Come facciamo a mandare i nostri ragazzi a giocare in un parco invaso da bottiglie di vetro e rifiuti di ogni tipo?». C’è chi, anche in maniera critica, polemizza contro i controlli dei vigili e difende i ragazzi. «Certo - commentano - alcuni sono veramente maleducati e tengono un tono di voce altissimo anche a tarda sera e questo è anche colpa dei genitori. Ma se non possono neanche più giocare in strada che cosa devono fare questi giovani? Passare le loro giornate con un telefono cellulare in mano. Forse il Comune dovrebbe pensare a creare nuovi luoghi di aggregazione e più strutture da mettere a disposizione dei ragazzi». Il caso di via Partigiani, intanto, promette strascichi e nuove polemiche, soprattutto in questo periodo di caldo primaverile che ha spinto i ragazzi a scendere in strada per divertirsi.

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