Ancora polemiche per il Rave party di Villareggia

Agricoltori e amministratori pubblici si sfogano per le conseguenze del raduno che ha coinvolto circa 1500 giovani.

Ancora polemiche per il Rave party di Villareggia
Pubblicato:

Non si fermano le polemiche e gli sfoghi di amministratori locali e cittadini che hanno subito l'invasione di 1500 giovani.

Rave party di Villareggia, ancora polemiche

Non si ferma il fiume di polemiche in seguito al Rave Party che si è tenuto a Villareggia durante lo scorso fine settimana. L'invasione dei circa 1500 giovani che si sono dati appuntamento sulle sponde del fiume Dora e che hanno tenuto sveglio l'intero circondario del Canavese. Suscitando le numerose reazioni non solo degli amministratori locali, ma anche e soprattutto dei residenti che per giorni hanno dovuto sopportare le conseguenze della musica ad alto volume.

La rabbia

«Erano circa 1500 i giovani che son giunti qui con i camper - dice il vicesindaco Francangelo Carra - Si sono posizionati nei terreni di privati cittadini e adesso siamo preoccupati che questo luogo possa essere preso come punto di riferimento per altri eventi simili. Effettueremo un sopralluogo per valutare i danni». Fa eco il sindaco Fabrizio Salono: «Martedì mattina abbiamo incontrato i proprietari dei terreni “occupati”. Siamo molto preoccupati e chiederemo un tavolo tecnico con il Prefetto e Questore per comprendere come agire in questi casi. Sappiamo che i terreni sono stati danneggiati e che ci sarà molta spazzatura da smaltire». Insomma, amministratori e agricoltori non nascondono la loro rabbia.

"Un'invasione barbarica"

«Come membro dell’Ufficio di Presidenza della Regione - ha commentato Gianluca Gavazza, Consigliere Segretario - sono vicino ai sindaci di Villareggia e Mazzè, i primi danneggiati da questa invasione barbarica che, ormai, si ripete ogni settimana sul territorio piemontese. Anche in questo caso affiora - in modo troppo evidente - l’impotenza nel contrastare tali fenomeni, ciclici e legati spesso agli stessi territori, come è già avvenuto a Chivasso la scorsa settimana.  Sicurezza, così come il rispetto delle norme ambientali, non sono questioni che possiamo mettere in secondo piano. Vanno trovate delle soluzioni rapide ed efficaci. Oltre al danno, la beffa, poiché sui terreni giacciono montagne di rifiuti e lo smaltimento finirà per gravare
sulle tasche dei nostri agricoltori assolutamente non responsabili di tutto questo».

 

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti al nostro gruppo Facebook La Nuova Periferia

E segui la nostra pagina Facebook ufficiale La Nuova Periferia: clicca “Mi piace” o “Segui” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!

 

 

Seguici sui nostri canali