Bimbo prelevato dalla classe a San Mauro, le reazioni sui social

Bimbo prelevato dalla classe a San Mauro, le reazioni sui social
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Reazioni anche violente alla notizia del bimbo prelevato dalla classe a San Mauro Torinese. L'indignazione sui social network.

Bimbo prelevato dalla classe dagli assistenti sociali

Fa molto discutere il caso avvenuto nella mattinata di ieri - mercoledì 25 settembre - all'interno di una scuola media di San Mauro Torinese. Qui, intorno alle 10,30, si sono presentati gli assistenti sociali della Circoscrizione 6 di Torino per prelevare un bambino, come disposto da un'ordinanza del Tribunale torinese. Luca, (nome di fantasia) il bambino conteso tra i genitori a causa di una separazione burrascosa, è stato portato via su ordinanza del tribunale ordinario di Torino. Secondo quanto disposto dal giudice, infatti, il piccolo dev’essere affidato a un nucleo eterofamiliare poiché – secondo la perizia del consulte tecnico d’ufficio – il bambino subisce una manipolazione da parte della madre, difesa dall'avvocato torinese Simona Donati, dello studio DDD.

Le reazioni sui social

Da quando, alle prime ore di questa mattina, si è diffusa la notizia di quanto accaduto, sul territorio di San Mauro non si parla d'altro. Così come accade soprattutto sui social. Tra i post pubblicati all'interno dei gruppi dedicati alla vita del territorio le reazioni non si sono fatte attendere. Molte sono violente nei confronti della decisione di intervenire a scuola durante l'orario delle lezioni. Il timore dei cittadini, infatti, è quello che l'intervento degli assistenti sociali - accompagnati dai carabinieri della locale stazione - possa aver costituito un possibile trauma per il resto dei bambini che frequentano l'istituto. Al tempo stesso una parte degli utenti della rete, però, invita alla massima cautela nel commentare e schierarsi senza conoscere né i dettagli della vicenda, né quelli dell'intervento di ieri mattina.

La vicenda

La vicenda che ieri mattina ha portato all'esecuzione di questo provvedimento si trascina ormai da molto tempo. Luca, il bimbo, è conteso tra il papà e la mamma. «Il padre – spiega l’avvocato – attualmente vive con un’altra donna che ha un figlio. I due bambini non vanno d’accordo e tra loro si instaura un rapporto di gelosia in cui si innescano vari problemi». Luca un giorno racconta alla sua nonna di alcuni giochi fatti con il papà e con il figlio della sua compagna, il “Bacia morti” che consiste nel darsi pizzicotti nelle parti intime. Giochi che non trovano tregua neanche di notte. Una situazione che suscita in Luca un profondo disagio, al punto da non voler più andare dal padre. Una scintilla che ha spinto l’uomo a rivolgersi agli avvocati, chiedendo che fosse fatta una perizia dal consulente tecnico d’ufficio (Ctu) sulla capacità genitoriale della madre di Luca. «Il Ctu – prosegue Donati – conferma una manipolazione di Giulia sul figlio, sminuendo i racconti del bambino e definendo la storia come un’esagerazione». A seguito della perizia del Ctu, il giudice ha disposto che il bambino venisse affidato a una casa famiglia, accogliendo l’istanza del padre.

Lo shock della comunità e i fatti di Bibbiano

Una vicenda simile non poteva non scatenare l'associazione nelle reazioni ai fatti di Bibbiano che sono balzati all'onore delle cronache nazionali. La vicenda di Bibbiano, infatti, sul nostro territorio è stata particolarmente sentita come nel resto d'Italia. Anche per questa ragione, nelle scorse settimane, erano comparsi anche numerosi adesivi affissi ai pali dell'illuminazione della città. "Parlateci di Bibbiano", come lo slogan nazionale, che ha alimentato anche una serie di manifestazioni di sensibilizzazione come quella organizzata proprio a Settimo ai piedi del Municipio di piazza della Libertà.

 

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