Droga Chivasso blitz a casa di un imprenditore ECCO CHI E'

Il controllo a Volpiano.

Droga Chivasso blitz a casa di un imprenditore ECCO CHI E'
Pubblicato:

Droga Chivasso, blitz dei carabinieri a casa di un giovane e noto imprenditore. Il giudice non ha convalidato l'arresto ma ha disposto la pena della misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Droga Chivasso, le indagini

Obbligo di firma per Andrea Ciconte, 32 anni, residente a Chivasso ma ora domiciliato a Volpiano, nei guai per una brutta storia di cocaina. Nel pomeriggio di venerdì 16 marzo, in seguito ad una delicata e complessa attività di indagine, gli uomini dell’Arma avevano monitorato l’incontro tra Andrea Ciconte e Raffaele G. Il primo era sospettato di spaccio, il secondo sarebbe dovuto essere il suo acquirente.  Infatti è stato trovato in possesso di due involucri di cellophane termosaldati, ricavati da buste della spesa, contenenti ognuno 1.2 grammi di cocaina.

Il blitz

L’incontro era avvenuto presso l’abitazione di Volpiano di Ciconte, dove Raffaele G. si era fermato pochi minuti. Trovata la droga nelle mani di Raffaele G., gli inquirenti hanno deciso di bussare a casa di Ciconte. Sentendo dei rumori al piano superiore, hanno fatto le scale di corsa trovando Ciconte chiuso in bagno. I carabinieri hanno poi sentito il rumore dello scarico del wc. Dopo aver forzato la porta, a terra hanno notato un contenitore per alimenti aperto.

La perquiszione

Una successiva e minuziosa perquisizione ha permesso di trovare 450 euro in contanti, un trita sale con residui di cocaina e sostanza da taglio, un bilancino di precisione e buste della spesa forate (identiche a quelle degli ovuli trovati a Raffaele G.).

Obbligo di firma

Accompagnato in caserma a disposizione della magistratura, il 19 marzo Andrea Ciconte (difeso dall’avvocato Basilio Foti di Torino) ha poi affrontato l’udienza di convalida davanti al Gip Marianna Tiseo. Pur non convalidando l’arresto, il giudice ha ravvisato gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, derubricando il reato considerato la «lieve entità per qualità e quantità» delle sostanze (articolo 73 comma 5 del DPR 309/1990) ma disponendo comunque l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria, presso i carabinieri di Volpiano. Questo, ipotizzando come il controllo di Ciconte (ufficialmente disoccupato) possa costituire un deterrente alla commissione di altri reati.

Seguici sui nostri canali