Ex compagno sfonda cancello e spacca tutto

Questo è ciò che una mamma di 43 anni, con un figlio minore, ha vissuto a San Raffaele.

Ex compagno sfonda cancello e spacca tutto
Pubblicato:
Aggiornato:

Ex compagno sfonda cancello e spacca tutto. Questo è ciò che una mamma di 43 anni, con un figlio minore, ha vissuto a San Raffaele.

Ex compagno sfonda cancello e spacca tutto

Una mattinata al cardiopalma. E’ quella che, la scorsa settimana, ha vissuto una donna di 43 anni residente a San Raffaele. Colpa del suo ex compagno, un uomo di 8 anni più grande di lei, classe 1967. Tutto è iniziato nella tarda mattinata quando la donna, vittima di violenza, si trovava in una tabaccheria della collina. Fuori, ad attenderla, oltre al suo nuovo compagno, c’era anche il suo ex convivente. Come se fosse lì ad aspettarla, a seguirla per annotare ogni suo spostamento, fino a decidere di innestare la marcia del suo furgone nel tentativo di seguirla. Ma la donna e il nuovo compagno si sono diretti di gran carriera verso la stazione dei carabinieri di Castiglione per chiedere aiuto, riuscendo peraltro a «seminare» il loro inseguitore. Una paura che ha spinto la donna, nel primo pomeriggio dello stesso giorno, a presentare denuncia ai carabinieri, gli stessi con cui si è sfogata nel raccontare le vicissitudini familiari dell’ultimo periodo.

LEGGI LE ALTRE NOTIZIE DE LA NUOVA PERIFERIA

Violenze e minacce

Marta, il nome è di fantasia, ha vuotato il sacco di fronte ai militari a cui ha chiesto aiuto, rappresentando una storia fatta di violenze e di minacce. Le stesse che, secondo le ricostruzioni, avrebbe ricevuto attraverso messaggi Whatsapp nella stessa mattina di questo spaventoso episodio. Un atteggiamento, quello messo in atto da parte del suo ex compagno che si è trasformato in un vero e proprio stato di ansia e di persecuzione vissuto dalla donna.

L'irruzione in casa

A maggior ragione dopo quello che è successo alcune ore più tardi. Perché l’uomo, Giovanni (anche questo è un nome di fantasia per tutelare il figlio minore), ha cercato ancora un contatto con la sua ex compagna. Presentandosi direttamente di fronte a casa sua, a San Raffaele Alto. E Giovanni lo ha fatto, almeno in apparenza, con tutte le intenzioni di colpire la sua ex convivente. Ha infatti prima sfondato il cancello dell’abitazione, in cui viveva anche lui prima di essere allontanato da casa per altri episodi di violenza, poi ha tentato di entrare nell’alloggio sfondando la porta d’ingresso con calci e pugni. Senza riuscirci. A questo punto avrebbe tentato, secondo le ricostruzioni, di danneggiare l’autovettura della donna, un suv parcheggiato nel cortile dell’abitazione. Danneggiandolo, di fatto, a colpi di spranga di metallo.
Lo stesso trattamento, inoltre, è stato riservato anche ad alcune statue che adornavano l’ingresso della palazzina.

I soccorsi

Sono stati momenti drammatici, ma la freddezza della donna ha permesso di chiedere aiuto ai militari della stazione di Castiglione ai quali, dopo l’inseguimento della mattina, si era rivolta per chiedere un intervento contro l’ex convivente. Sul posto è quindi intervenuta una pattuglia della locale stazione di Castiglione che ha colto l’uomo in flagranza di reato. Dopo averlo placcato i militati hanno trasferito l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso per accertamenti. L’aggressore, infatti, ha sostenuto di sentirsi male ed è stato posto sotto osservazione alcuni controlli. Poche ore più tardi è stato invece trasferito presso la casa circondariale di Ivrea su autorizzazione del Pubblico Ministero Simona Molinari. Poco dopo, però, l’Autorità Giudiziaria, ha disposto invece la scarcerazione e la commutazione della misura cautelare dalla detenzione in carcere agli arresti domiciliari.

Seguici sui nostri canali