Ex compagno violento non si rassegna e cerca la donna in un centro per vittime: arrestato

Grazie all'intervento della polizia.

Ex compagno violento non si rassegna e cerca la donna in un centro per vittime: arrestato
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Ex compagno violento non si rassegna e cerca la donna in un centro per vittime: arrestato dagli agenti della polizia  di Torino.

Ex compagno violento arrestato

Spesso le tecniche di stalking diventano più affinate col passare del tempo. E’ il caso che si è presentato lo scorso mercoledì sera, quando un cittadino marocchino è stato arrestato da personale della Squadra Volanti per atti persecutori. L’uomo, quarantuno anni, cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale, aveva rintracciato nella mattinata la sua ex compagna, che si trovava fuori da una struttura per donne vittime di violenza di cui è ospite, accompagnata da alcuni educatori.

I precedenti

Dopo anni di soprusi, aggressioni e minacce costantemente perpetrate nei suoi confronti, la donna si era rivolta infatti nei mesi scorsi alle forze dell’ordine, ottenendo di essere inserita presso una comunità protetta. L’ex compagno era già stato arrestato nel mese di aprile perché, dopo essere riuscito a rintracciarla, aveva replicato le sue condotte moleste, aggredendo gli educatori della struttura. Di qui il trasferimento della donna presso una nuova casa famiglia.

Cerca la donna nella struttura

Di nuovo, due giorni fa, a seguito di un incontro casuale al mercato, il cittadino marocchino ha tentato di avvicinarla con insistenza e l’ha pedinata per scoprire il suo nuovo indirizzo; un volta individuato il luogo, ha atteso l’arrivo del buio per entrare in azione. Poco prima di cena, si è presentato alla portineria della struttura ed ha chiesto  al personale di turno un posto letto per trascorrere la notte. I responsabili della struttura però, consapevoli di quanto accaduto in mattinata, non hanno accolto la sua richiesta e lo hanno allontanato. Dopo alcune ore, questa volta in evidente stato di alterazioni alcolica, l’uomo si è ripresentato nella struttura di accoglienza, minacciando di morte il portiere e brandendo una bottiglia di vetro per costringerlo a farlo entrare. All’ennesimo diniego è passato alle vie di fatto, colpendo con le mani più volte le vetrate di ingresso e sputando all’indirizzo degli operatori. Alla fine ha iniziato a tagliarsi con un coccio di vetro. Personale della Squadra Volante è intervenuto tempestivamente sul posto. E’ stato arrestato per atti persecutori e indagato per minacce gravi ed aggravate.

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