Finti tecnici dell'acquedotto truffano un anziano: rubati 100 euro

E' successo nei giorni scorsi a San Raffaele Cimena, in un quartiere isolato. 

Finti tecnici dell'acquedotto truffano un anziano: rubati 100 euro
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Finti tecnici dell'acquedotto truffano un anziano: rubati 100 euro. E' successo nei giorni scorsi a San Raffaele Cimena.

Finti tecnici dell'acquedotto

E’ mattina, verso le 9 di martedì scorso, 11 dicembre. Il quartiere è pressoché deserto, le persone sono al lavoro e i bambini sono a scuola. Gli unici inquilini nelle abitazioni sono gli anziani in via Crosiglie. Terreno «fertile», dunque, per malintenzionati e sedicenti tecnici delle più svariate utenze che suonano i campanelli delle case nella speranza di mettere a segno colpi dai bottini spesso esigui.
E’ in queste condizioni che due uomini hanno agito, prendendo di mira proprio uno di questi alloggi.

Due uomini vestiti di scuro

L’anziano proprietario, classe 1949, ha aperto loro la porta con la scusa di un controllo al contatore dell’acqua. «Hanno detto di essere della Smat, che dovevano cambiare il contatore per risparmiare sulla fatturazione dell’acqua in futuro e che dovevo mostrargli dei documenti», ha raccontato la vittima ai carabinieri della stazione di Castiglione in fase di denuncia.
I due malviventi, vestiti di scuro e con piglio deciso, sono quindi entrati in casa dell’anziano convincendolo di essere tecnici dell’acquedotto. Si sono fatti consegnare i documenti e, approfittando del momento di distrazione, hanno arraffato tutto quello che è stato possibile prendere. Il proprietario di casa, infatti, mentre era alla ricerca di tutta la documentazione, le vecchie bollette relative all'utenza, aveva lasciato una borsa sul tavolo della cucina, stanza dove ha ricevuto i due finti tecnici. Al suo interno, i ladri hanno trovato i soldi, un centinaio di euro in contanti.
Soddisfatti dell’esiguo bottino racimolato e certi di non riuscire a prendere altri oggetti di valore, sono andati via con una scusa, congedandosi dall'ignara vittima.
E’ stato poco dopo, al rientro a casa del fratello, che il sessantanovenne si è reso conto di quanto accaduto. Immediata la chiamata ai carabinieri, a cui hanno sporto denuncia, ma i malviventi intanto hanno fatto sparire ogni loro traccia dileguandosi.

Diffidare dai controlli domiciliari

La raccomandazione è quella di non aprire la porta a chi si presenta come tecnici di aziende, anche se possiedono un cartellino identificativo. Smat, infatti, da tempo comunica a tutti i propri utenti che non sono previsti controlli a domicilio da parte di loro personale e di diffidare da chi si presenta davanti alla porta di casa. Inoltre, è sempre bene segnalare movimenti sospetti alle Forze dell’Ordine, al fine di incrementare i controlli e prevenire altri spiacevoli casi di truffe ai danni degli anziani.

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