La lite degenera: aggredita la caposala

Ha riportato lesioni al braccio con una prognosi di dieci giorni.

La lite degenera: aggredita la caposala
Pubblicato:
Aggiornato:

Una discussione, una lite nata per futili motivi che si è trasformata in una vera e propria aggressione fisica ai danni di un’operatrice dell’ospedale civico di via Santa Cristina.

Aggredita la caposala

E’ successo lo scorso mercoledì, intorno alle ore 16, quando al primo piano della struttura sanitaria settimese gli animi si sono scaldati oltre il dovuto. E’ così che il parente di un paziente degente ha iniziato, secondo quanto ricostruito dai testimoni, ad aggredire verbalmente la caposala responsabile del reparto del primo piano. Un’accesa discussione verbale che ha da subito catturato l’attenzione dei presenti, compresa quella di un volontario della Croce Verde che ha cercato, per quanto ha potuto, di sedare gli animi e frapporsi tra il parente del paziente e la caposala aggredita.

Lite per futili motivi

Ma non c’è stato alcun verso e quell’aggressione verbale nata per «futili motivi», come fanno sapere dall’ospedale, si è trasformata in una vera aggressione fisica.

Le lesioni al braccio

Ad averne la peggio, anche se per fortuna senza gravi conseguenze, è stata proprio la caposala che ha riportato una lesione al braccio che i medici del pronto soccorso hanno giudicato guaribile con 10 giorni di prognosi.
Sul posto, allertati dai presenti e dalla direzione sanitaria, sono intervenuti anche i carabinieri della Tenenza di via Regio Parco. «Sono arrivati tempestivamente - conferma la direttrice sanitaria della struttura di via Santa Cristina Teresa Bassani - e, scrupolosamente, hanno raccolto tutte le testimonianze utili a ricostruire quanto accaduto».

Il commento della direttrice sanitaria dell’ospedale

«Purtroppo la caposala ha riportato lesioni al braccio con una prognosi di dieci giorni - commenta, ancora, la direttrice sanitaria Bassani -. La direzione sanitaria, appena avvisata di quanto stava accadendo ha informato i carabinieri che sono intervenuti immediatamente e che hanno lavorato scrupolosamente sul posto per chiarire quanto successo».

D’ora in poi il pugno di ferro

Quanto accaduto la scorsa settimana all’ospedale di Settimo non può non avere conseguenze. Se il reato di aggressione è procedibile d’ufficio e i carabinieri di Settimo stanno lavorando in questo senso, la direzione sanitaria promette di usare, in qualche modo il “pugno di ferro” di fronte a episodi di questo genere. Lo conferma la direttrice Teresa Bassani. «D’ora in poi valuteremo di procedere anche in casi apparentemente lievi Il nostro personale è preparato e usa la diplomazia per redimere le controversie. Ma, se il trend è questo saremo costretti a presentare denuncia anche di fronte alle sole aggressioni verbali».

LEGGI ANCHE LE ALTRE NOTIZIE DE LA NUOVA PERIFERIA

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti al nostro gruppo Facebook La Nuova Periferia

E segui la nostra pagina Facebook ufficiale La Nuova Periferia: clicca “Mi piace” o “Segui” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!

Seguici sui nostri canali