La partita di calcio finisce a schiaffi

E' intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri.

La partita di calcio finisce a schiaffi
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La partita di calcio finisce a schiaffi. E' questo che è accaduto lo scorso sabato a Torrazza.

Partita di calcio

Come sempre accade, le versioni che descrivono quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato 22 settembre margine della partita Junior Torrazza-Montanaro, giocata sul campo dei primi per il campionato Juniores Provinciale di Ivrea, sono diametralmente opposte.
Quel che è certo è lo schiaffo dato a un giocatore del Torrazza dal padre di un coetaneo (17-18 anni) del Montanaro.

Andiamo con ordine

Stando al racconto dei presenti, poi raccolto dai carabinieri della Compagnia di Chivasso coordinati dal Capitano Luca Giacolla, gli screzi sarebbero nati con l’arrivo a Torrazza dei genitori di un calciatore del Montanaro, che chiameremo Mario e Maria.
Mario era ubriaco (uno stato già poco d’esempio per il proprio figlio) e avrebbe iniziato a litigare con il bigliettaio e il barista della struttura. Sostenendo poi che i cinque euro dell’ingresso fossero «Uno sproposito», motivando il suo pensiero con l’assenza degli spalti.
Secondo la versione di Mario e Maria, i successivi 90 minuti di gioco sarebbero stati un vero inferno per loro figlio, in campo, costantemente preso in giro dai tifosi del Torrazza. Sfottò sicuramente spiacevoli ma «pane quotidiano» in ogni campo da calcio.
A patire maggiormente la donna, che in almeno un’occasione si sarebbe avvicinata ai supporter avversari chiedendo di smetterla.

La reazione

Ovviamente il risultato è stato opposto, tanto che le «prese in giro» sarebbero aumentate  fino al fischio finale dell’arbitro.
A questo punto Maria si sarebbe nuovamente avvicinata ai tifosi del Torrazza, venendo però accerchiata dai ragazzi. Tra loro un giovane tesserato torrazzese, già infortunato e costretto alla tribuna perché ingessato.
Ed è proprio quest’ultimo ad aver avuto la peggio, colpito al volto da uno schiaffo tirato con violenza da Mario, intervenuto per «difendere» sua moglie.
«Si sono fatti 50 metri per cercare lo scontro -  hanno spiegato i tifosi gialloblù - a gente del genere dovrebbe essere impedito di avvicinarsi a un campo: capiamo il tifo, ma da qui a prendere a schiaffi un avversario...».

La dirigenza

La dirigenza dello Junior Torrazza ha subito chiesto l’intervento del 112, intervento che si è chiuso con l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, quando gli animi si erano già calmati.
Mario avrebbe chiesto più volte scusa, un pentimento però non accettato dai padroni di casa. Il ragazzo schiaffeggiato ha tre mesi di tempo per presentare querela.
Quanto successo, in ogni caso, è un episodio inqualificabile che prima di tutto danneggia lo sport.

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