Lavoratori in nero nel ristorante Giapponese gestito da Cinesi

Lavoratori in nero nel ristorante Giapponese gestito da Cinesi
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L'intervento della Guardia di Finanza di Torino si è tenuto negli scorsi giorni in un ristorante Giapponese del capoluogo per quattro lavoratori irregolari

L'intervento della Finanza

Un fuggi fuggi di camerieri e cuochi quello che è successo, nei giorni scorsi, nel corso di un controllo della Guardia di Finanza di Torino in un ristorante del capoluogo. All’arrivo dei Finanzieri del Gruppo Torino, alcuni lavoratori hanno tentato, inutilmente, di far perdere le loro tracce prima di essere fermati dai militari nei pressi del locale.

Lavoratori in nero

Erano 4 i Lavoratori “in nero”, impiegati in un ristorante giapponese sito nei pressi di corso Cosenza; tra di essi, anche un trentenne sprovvisto di permesso di soggiorno. Il personale irregolare, di nazionalità filippina, cinese e pakistana, veniva impiegato in varie mansioni: cameriere, cuoco e lavapiatti ma prestava la sua opera totalmente “in nero” esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali.

Arrivano i provvedimenti

Oltre alle gravi responsabilità dovute all’assunzione “in nero” del personale, sono state riscontrate anche anomalie contabili ed amministrative, ora al vaglio dei militari. L’imprenditore, titolare del ristorante, un quarantenne di origini cinesi, rischia ora sanzioni per circa 10.000 euro oltre alla sospensione dell’attività. L’intervento della Guardia di Finanza ha indotto, infine, il titolare del locale alla regolarizzazione dei dipendenti i quali hanno quindi potuto beneficiare, così come previsto dalla legge, di una regolare assunzione e di un’adeguata copertura assicurativa.

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