Matteo Salvini twitta, il Procuratore di Torino risponde: "Contro la prassi"

Secondo il Procuratore Capo di Torino il tweet di Salvini avrebbe potuto compromettere l'intera operazione.

Matteo Salvini twitta, il Procuratore di Torino risponde: "Contro la prassi"
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Al tweet del Ministro Matteo Salvini è seguita la replica del Procuratore Capo di Torino Armando Spataro.

Matteo Salvini twitta

"Grazie, la giornata comincia bene". Con queste parole il Ministro dell'Intero Matteo Salvini ha commentato la brillante operazione della Polizia di Stato di Torino contro un'organizzazione criminale nigeriana. L'operazione, andata in scena dalle prime luci dell'alba di questa mattina, ha permesso di effettuare otto arresti nel capoluogo.

L'operazione

L'annuncio del blitz dei poliziotti è arrivato proprio così, questa mattina, via social, dal profilo Twitter ufficiale di Matteo Salvini. Prostituzione, narcotraffico, carte clonate e truffe internazionali. Queste le contestazioni che la Procura della Repubblica di Torino che ha coordinato l'inchiesta ha mosso nei confronti delle persone indagate e fermate a seguito dell'inchiesta.

La reazione di Spataro

Il tweet del Ministro Salvini non è stato però gradito al Procuratore Capo della Repubblica di Torino Armando Spataro.

All’inizio della mattinata odierna, il Ministro dell’Interno ha diffuso un tweet in cui, facendo seguito ad altro precedente, afferma: “..non solo, anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia”, facendo seguire riferimenti ad
arresti avvenuti altrove. In relazione ai soli fatti di Torino, il Procuratore della Repubblica osserva che, al di là delle modalità di diffusione, la notizia in questione:
 è intervenuta mentre l’operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa;
 la polizia giudiziaria non ha fermato “15 mafiosi nigeriani”, ma sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della DDA di questo Ufficio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino.
Il provvedimento restrittivo non prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell’art. 416 bis c.p.;
 coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso.

"A rischio l'operazione"

Così la nota del Procuratore Capo di Torino mette in guardia sulla buona riuscita dell'operazione dei poliziotti.

La diffusione della notizia contraddice prassi e direttive vigenti nel Circondario di Torino secondo cui gli organi di polizia giudiziaria che vi operano concordano contenuti, modalità e tempi della diffusione della notizie di interesse pubblico, allo scopo di fornire informazioni ispirate a criteri di sobrietà e di rispetto dei diritti e delle garanzie spettanti agli indagati per qualsiasi reato. Ci si augura che, per il futuro, il Ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso, così rispettando le prerogative
dei titolari dell’azione penale in ordine alla diffusione delle relative notizie.
Allo stato non si ritiene di poter fornire altre informazioni sulle indagini in corso .

 

 

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