'Ndrangheta e Juventus, un tema caldo per il tifo organizzato

Stasera le rivelazioni delle intercettazioni.

'Ndrangheta e Juventus, un tema caldo per il tifo organizzato
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'Ndrangheta e Juventus, un tema caldo per il tifo organizzato che torna alla ribalta. Stasera le rivelazioni delle intercettazioni.

'Ndrangheta e Juventus

Il calcio non è solamente risultati, commenti di partite e mercato. Ma è uno sport sul quale sono nate indagini, processi e anche condanne. E tra le società coinvolte c'è anche la Juventus, la storica squadra di Torino pluripremiata a livello nazionale e internazionale.

Chivassese coinvolto

All'interno delle vicende giudiziarie sono state coinvolte numerose persone, tra cui anche alcuni chivassesi. Un anno fa l’avvocato Michele Galasso commentava l’assoluzione del suo assistito Fabio Germani, l’imprenditore chivassese coinvolto nell’operazione della Polizia di Stato «Alto Piemonte». Operazione tesa a sgominare le infiltrazioni di ‘ndrangheta nella curva della Juventus (completamente estranea ai fatti). Una decisione ora totalmente ribaltata in appello. Accanto al nome di Germani ha scritto «quattro anni e cinque mesi» per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l’accusa il ruolo di Germani sarebbe stato quello di «anello di collegamento» tra il mondo della tifoseria bianconera e Saverio e Rocco Dominello, padre e figlio di Montanaro, sospettati di essere esponenti della potente cosca Pesce-Bellocco.

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I guai di Germani

Secondo la Procura il chivassese avrebbe favorito la ‘ndrangheta «Nei cui confronti manteneva relativa autonomia, agendo per tornaconto personale e tuttavia con la consapevolezza di così contribuire alla permanenza e al consolidamento del sodalizio criminoso, di conseguire le sue finalità e di acquisire illecitamente in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche». I guai di Fabio partono dalla conoscenza di Rocco Dominello, fratello di quei Michele e Salvatore arrestati nel corso dell’operazione «Colpo di Coda». E condannati in due gradi di giudizio. Secondo le accuse Germani avrebbe messo in contatto Rocco e suo padre Saverio con alcuni dirigenti dei settori sicurezza e biglietteria della Juventus. «Così creando loro opportunità di tipo economico – imprenditoriale in detto settore». La difesa aveva subito puntato sul fatto che Germani non sapesse nemmeno dell’esistenza della ’ndrina Pesce Bellocco. E che tanto meno sapesse che i due Dominello ne facessero parte. Il vero business che avrebbe però portato soldi nelle casse delle cosche sarebbe stato quello dei biglietti per le varie partite organizzate nello Juventus Stadium. E qui sarebbe entrato in gioco Germani, che da tempo aveva disponibilità di biglietti in forza del suo ruolo nella tifoseria.

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‘Ndrangheta e Juventus, condannato Germani

Il suicidio dell'ultrà

Purtroppo la vicenda ha assunto toni ancora più oscuri con il suicidio di Raffaello Bucci «ex ultrà accusato di riciclaggio, assunto come elemento di contatto tra la dirigenza junventina, le forze dell’ordine e i gruppi della tifoseria.

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Rivelazioni choc

Questa sera, lunedì 22 ottobre, la trasmissione Report su Rai Tre rivelerà particolari choc sulla vicenda che lega la 'ndrangheta al tifo organizzato bianconero.

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