Due ragazzini danno fuoco ad una panchina del parco

La denuncia di una mamma che ha assistito alla scena.

Due ragazzini danno fuoco ad una panchina del parco
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Due ragazzini danno fuoco ad una panchina del parco di via Po a Chivasso. La denuncia di un genitore arrivata in redazione attraverso una lettera indirizzata al sindaco.

Due ragazzini danno fuoco ad una panchina del parco

«Egregio Signor Sindaco, sono una mamma che non porterà più i figli a Chivasso per giocare nel parco di via Po». Inizia così la lunga lettera che Daniela, residente in un Comune della Collina chivassese da sempre legata alla Città dei nocciolini, ha inviato in redazione chiedendo di essere tramite con il primo cittadino Claudio Castello.
«Sono delusa e dispiaciuta - scrive - di quanto ho visto domenica 17 febbraio e le scrivo nella speranza che vengano presi dei provvedimenti efficaci. Non è la prima volta che veniamo al parco giochi di via Po, non è la prima volta che ci sono problemi, è la prima volta che Le scrivo. Domenica scorsa, visto il clima, ho pensato di venire a Chivasso in occasione del Carnevale e per far prendere un “po' d’aria” ai bambini anziché restare a casa nel nostro paesino in collina. Ho pensato che a Chivasso ci fosse qualcosa in più da fargli fare, dal gioco al passeggio. Arriviamo al parco giochi di via Po verso le 14,30. Dopo aver scaricato la bicicletta del più grande, con il passeggino entriamo nel parco. La serratura che dovrebbe mantenere il cancello chiuso, è rotta. Nel parco solo qualche bambino accompagnato dai nonni. Dal nulla spunta un gruppetto di adolescenti (4) che si “accampano” sullo scivolo nuovo verso l’Asl. Oltre a schiamazzi e versi per spaventare i bambini, i ragazzini – allontanati da un nonno – si spostano verso la giostra al centro del parco e cominciano ad arrampicarvisi sopra. Insoddisfatti arriva la pensata. Due di loro posizionano un mucchio di foglie secche su di una panchina e decidono di dargli fuoco. Sì, hanno dato fuoco alla panchina. Subito mi avvicino, supportata da un nonno, per richiamarli e mandarli via. Con i bambini decido di spostarmi verso l’area circolare in cemento sia per allontanarci dai “teppisti” sia per far vedere ai bambini la sfilata della banda e dei cavalli che accompagnavano la carrozza con l’Abbà per l’investitura».

Tanti problemi

«Mentre attraverso il battuto mi rendo conto essere pieno di vetri di bottiglie. Scoraggiati, ce ne andiamo. Ora mi chiedo se sia possibile che un parco giochi grande e pieno di attrezzature per bambini piccoli sia completamente lasciato alla deriva, senza un minimo controllo. Siamo stati circa un’ora e mezza e non si è visto nessuno (vigili o quant’altro) passare lì davanti. Saranno stati impegnati con il carnevale, per carità, ma tutto questo mi ha davvero sconcertata. Dubito fortemente che porterò ancora i miei figli visto che non mi sento tranquilla nel lasciarli giocare perché tra vetri e frequentazioni spiacevoli, rischiano di farsi solo male».

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