Ricettazione, riciclaggio e corruzione: nei guai nove persone IL VIDEO

L'operazione dei carabinieri.

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Ricettazione, riciclaggio e corruzione: nei guai nove persone. Questo dunque quello che hanno scoperto i carabinieri del comando provinciale di Torino.

Ricettazione, riciclaggio e corruzione

I Carabinieri del Comando provinciale di Torino, in collaborazione con i militari dei reparti territorialmente competenti, dunque hanno eseguito una serie di provvedimenti nei confronti di 9 persone responsabili, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, peculato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ricettazione, riciclaggio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e induzione indebita. Le attività di indagine, infatti, condotte dai Carabinieri, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura di Ivrea, hanno consentito di notificare nove ordinanze.

Le ordinanze

Un'ordinanza di applicazione di misure cautelare in carcere per Pasquale Motta, 45 anni, residente a Pino Torinese, imprenditore. Otto, invece, le misure cautelari dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza:

  1. B.A., 44 anni, residente a Salassa, operaio;
  2. B. C., 39 anni, residente a Torino, disoccupata, incensurata;
  3. C. M., 50 anni, residente a Torino, impiegata;
  4. F. F. , 63 anni, residente a Torino, disoccupato;
  5. F.L., 43 anni, torinese, imprenditore;
  6. I. N., 52 anni, residente a Torino, meccanico;
  7. O.A., 60 anni, residente a Torino, disoccupata.
  8. T.M., 55 anni, residente a Torino, operaio.

Avvisi di garanzia

Nell’ambito dello stesso procedimento, inoltre, sono stati notificati 43 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti coinvolti, a vario titolo, nell’attività di trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio di proventi illeciti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati, nei confronti di alcuni indagati, società e beni immobili per un valore complessivo di 200.000 euro nonché 1 società di vendita di auto comprensiva di 39 autovetture e 8 orologi di lusso trovati a casa di un indagato.

Le indagini

L’attività di indagine nasce da accertate irregolarità tra il 2010 e il 2013, in favore di Pasquale Motta dagli amministratori del comune di Favria. Il tutto in riferimento alla gestione della casa di riposo di proprietà comunale “Casa del Sole”. In particolare era stata presentata una denuncia alla Procura di Torino da un rappresentante legale di una Società torinese (adesso fallita). All’epoca dei fatti era gestore della casa di riposo Casa del Sole. L'uomo denunciava emissioni di atti illegali attuate dagli amministratori comunali pro tempore  in collusione con il Pasquale Motta. L’indagine (e i reati ipotizzati) ha dimostrato cha la Casa di riposo ha percepito illecitamente erogazioni pubbliche, quantificate in 112.000 euro, e ha individuato alcune società riconducibili alla figura di Motta:

  1. Eurocoop service srl, con sede in Corato (Ba), in atto estinta, dedita a gestione case di riposo
  2.  Villa Nizia srl, con sede in Favria, allo stato inattiva, dedita a gestione case di riposo;
  3.  Societa’ agricola cascina Tre Olmi srl, con sede in Gallarate (Va), dedita ad allevamento maiali e produzione insaccati;
  4.  Studio Medical San Luigi srl, con sede in Castrovillari (Cs), dedita a gestione attività sanitarie.

Società strettamente connesse a Motta e da lui di fatto costituite e gestite, mediante trasferimento fraudolento della titolarità di valori e società a terze persone, finalizzato a riciclaggio e varie attività illecite.

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