Salone del libro, smantellato lo stand di Altaforte

Comune e Regione hanno presentato un esposto contro l'editore Polacchi.

Salone del libro, smantellato lo stand di Altaforte
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È stato  smantellato al Salone del Libro lo stand di Altaforte, la casa editrice vicina a Casa Pound.  La casa editrice al centro delle polemiche è stata quindi esclusa dal Salone di Torino che ha preso il via oggi, giovedì 9 maggio.

Salone del libro

La casa editrice Altaforte al centro delle polemiche già da alcuni giorni è stata esclusa dal Salone del libro di Torino.  La Città di Torino e la Regione Piemonte, soci fondatori del grande evento hanno chiesto infatti  alla associazione “Torino, la città del libro”, al Circolo dei Lettori e al Comitato di indirizzo del Salone del Libro che organizzano la manifestazione, di rescindere il contratto con la casa editrice Altaforte.

L'esposto

Alcuni giorni fa la Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro l'editore di Altaforte, Francesco Polacchi e la procura ha poi aperto una inchiesta per apologia di fascismo. Nei giorni scorsi la casa editrice aveva pubblicato un libro-intervista al vicepremier Matteo Salvini. Secondo Polacchi, dietro l'esposto c'è una motivazione politica. Polacchi infatti annuncia di voler rivolgersi agli avvocati per fare chiarezza sulla vicenda.

Polacchi al Salone

Questa mattina, giovedì 9 maggio, l'editore Francesco Polacchi si è presentato fuori dal Salone del Libro.

Polacchi prima di recarsi al Lingotto, sulla sua pagina facebbok scrive: "Se avete a cuore la Libertà, la Libertà d'espressione, vi aspetto. I libri non possono e non devono conoscere censura".

 

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Le defezioni

Dopo la diffusione della presenza della casa editrice Altaforte si era sollevato un polverone di polemiche che ha scatenato una vera e propria corsa alla defezione dall’edizione 2019 dell’importante appuntamento culturale torinese. Tanti i nomi che avevano annunciato la propria “marcia indietro” dalla partecipazione al Salone.

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