Sedute spiritiche nelle scuole medie del chivassese

Il fatto è avvenuto in un'istituto della collina. E a Brandizzo sono i prof a lanciare l'allarme

Sedute  spiritiche nelle scuole medie del chivassese
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Il fatto è avvenuto in un'istituto della collina. E a Brandizzo sono i prof a lanciare l'allarme

«Ma vi risulta che a scuola facciano giochi spiritici?». Sono bastate queste parole, pubblicate sulla chat dei genitori degli alunni di una classe di una scuola media del chivassese, per scatenare una mezza rivoluzione. Poche parole che hanno confermato una serie di episodi che, da fine gennaio, hanno coinvolto gli stessi ragazzini: alcuni avevano «paura» di andare a scuola, altri di rimanere da soli a casa, altri ancora hanno passato notti in bianco senza un apparente motivo.
La causa, invece, è il «gioco» a carattere esoterico «Charlie Charlie Challenge», che da un paio di anni si diffonde tra i più giovani in modo virale. Partendo dai social, arriva nelle case e nelle scuole.
Giocarci è facilissimo: basta prendere un foglio e dividerlo in quattro quadranti. Su due si scrive un «Sì», sugli altri «No». Poi si forma una croce con due matite, poste al centro della griglia, e si evoca il fantasma di Charlie, un bambino morto tragicamente, e gli si fanno domande sul proprio futuro. Le risposte sono date dalle matite che si muovono «spontaneamente». Un gioco, per carità, ma in grado di suggestionare non poco le menti dei bambini.
Sempre stando alla ricostruzione dei genitori, alcuni bambini avrebbero iniziato a giocare durante un’ora di supplenza, scatenando, come detto, la paura dei loro compagni.
La preside, dai noi contattata, afferma di non saperne nulla, anzi, invita le famiglie a mettersi in contatto con lei o con il suo vice per chiarire la situazione.
Intanto, a Brandizzo, un educatore che collabora con le scuole elementari ha preso contatti con alcuni genitori invitandoli a controllare che i propri figli, a casa, non giochino a «Charlie Charlie Challenge», in quanto vi sarebbero stati episodi finiti con crisi che hanno reso necessario il trasporto in ospedale.

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