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Truffa e riciclaggio veicoli 11 arrestati IL VIDEO
Tutti i particolari dell'operazione.
Truffa e riciclaggio veicoli, undici persone arrestate nella provincia di Torino.
Truffa e riciclaggio veicoli
Sono undici le persone arrestate in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare. Una complessa attività investigativa svolta dalla squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale. Un'operazione che ha consentito di smantellare un’organizzazione dedita alla truffa ed al riciclaggio dei veicoli.
Le indagini
L’indagine, avviata nel 2015, prendeva spunto da un controllo amministrativo eseguito presso una concessionaria di autoveicoli di Torino. In questa concessionaria era stata trovata una vettura oggetto di riciclaggio. La Procura della Repubblica di Torino ha dunque previsto una perquisizione nei confronti di Dorian Sakja, intestatario del veicolo e titolare della carrozzeria del Nord di Torino. Questo ha permesso di sequestrare documentazione del medesimo veicolo. Ma anche riferita ad un Range Rover Evoque di provenienza illecita. Dalle indagini si è scoperta un'attività di riciclaggio su veicoli di altra gamma di provenienza illecita, anche mediante utilizzo di documenti di circolazione esteri rubati in bianco e di raccogliere elementi di responsabilità a carico di 10 persone, 3 delle quali esercenti l’attività di carrozziere operanti nel capoluogo sabaudo e 6 dedite al commercio di veicoli.
Gli arresti
Nella mattinata di martedì 12 dicembre sono state arrestate nove delle dieci persone. L’ordinanza di applicazione della misura cautelare è stata eseguita nei confronti di tutti i destinatari, ad eccezione di uno di loro già morto, cioè Michele Di Luna. Questi i nomi: Dorian Sakja, Martino e Salvatore Marcino, Nicola e Giovanni Scognamiglio, Ciprian Nicoara, Ciprian Iulian Mardare, Daniele Garofalo e Esli Porcu.
Nuova scoperta
Intanto è stata riscontrata un'altra attività di associazione a delinquere. Anche in questo caso di parla di truffa. Questo posto in essere da alcuni soggetti che costituivano autosaloni solo per porre in vendita auto ed incassare l’anticipo l’intero valore pattuito. Questo però senza mai consegnare le auto agli acquirenti. Le società e i locali, una volta fatta la truffa, venivano abbandonati. E così ne aprivano altri nuovi.
