Cassa integrazione per i 330 dipendenti della Dana Italcardano

L’assessore Nino Dispoto fa un bilancio dei suoi primi sei mesi di mandato: «Eni ci ha promesso 35 assunzioni».

Cassa integrazione per i 330 dipendenti della Dana Italcardano
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Cassa integrazione per i 330 dipendenti della Dana Italcardano a Crescentino. L’assessore Nino Dispoto fa un bilancio dei suoi primi sei mesi di mandato: «Eni ci ha promesso 35 assunzioni».

L'assessore si presenta

Nino Dispoto, 33 anni, operaio, marito e papà di Crescentino che dal 26 maggio amministra il Comune di Crescentino al fianco del primo cittadino Vittorio Ferrero. Sindaco che, dopo alcuni giorni dalla vittoria, ha scelto di affidare a Dispoto le deleghe allo sport, lavoro e Villaggio Annunziata. Settori importanti per questa città che in questi mesi sta cambiando marcia, sta cercando di migliorarsi.
Per la prima volta Dispoto si trova a sedere non solo sui banchi del Consiglio comunale ma anche di una Giunta. Un esecutivo dove è molto attivo come lui stesso spiega: «Questi primi sei mesi sono stati molto belli ma anche impegnativi. All’inizio è stato molto difficile perché non conoscevo la macchina amministrativa ma con l’aiuto del sindaco e di tutti i dipendenti comunali, che ringrazio, ho compreso il meccanismo».

Cassa integrazione per i 330 dipendenti della Dana Italcardano

I suoi assessorati sono certamente molto impegnativi, basti pensare a quello legato al lavoro. Qual è la situazione oggi a Crescentino?
«Dallo scorso 21 ottobre l’azienda Dana Italcardano ha avvisato la procedura di cassa integrazione rivolta a tutti i suoi 330 dipendenti (30 sono somministrati). Si tratta di una procedura che per il momento termina a fine dicembre ma credo che sarà riattivata anche per l’inizio del prossimo anno. La cassa integrazione fa sì che un giorno a settimana il lavoratore non produca. Certo, poi ci sono magari settori che non sono toccati. Tutto questo è legato ad un calo dei clienti».
A Crescentino però ora c’è Eni Versalis SpA. Ci sono novità in ambito occupazionale?
«La situazione è sempre la stessa. La dirigenza ci ha promesso ulteriori 35 assunzioni per quando l’impianto sarà a regime, cioè entro la primavera».

Sport

Passiamo allo sport. Quali sono gli obiettivi già centrati?
«Sicuramente la realizzazione dell’area fitness in via Raffaello. E poi l’avvio entro la fine dell’anno dei lavori al Palazzetto dello sport dove si allenano e giocano le partite le squadre di basket: parliamo del rifacimento della copertura (per evitare che entri ancora l’acqua piovana) e la sistemazione della pavimentazione che ha dei problemi. Abbiamo previsto anche interventi di ristrutturazione sia alla palestra dell’Istituto Calamandrei che in quella della scuola media. Molto importante è anche aver avviato le camminate in collaborazione con l’Asl To 4 con Antonella Lusso perché è importante che lo sport sia praticato dai giovani ma anche dai meno giovani. E certamente camminare fa molto bene».

Progetti futuri?

«Tra i progetti futuri c’è la Festa dello Sport, che è mia intenzione realizzare nella prossima primavera al campo sportivo coinvolgendo tutte le associazioni. Ogni disciplina, infatti, avrà una sua area. E nel contempo saranno presenti zone ristoro e anche un mercatino. Ho già intavolato il discorso con Eugenio Cirillo, in quanto referente dell’Asd Crescentinese che gestisce l’impianto e a breve sarà convocato un tavolo con tutte le associazioni per spiegare loro l’iniziativa e pianificare il programma. E poi se si riesce già per settembre 2020, se no per l’anno successivo, è mio desiderio ripristinare il Torneo dei Rioni in collaborazione con il Consiglio comunale dei Ragazzi. Infine, a breve partirà anche l’ “attività fisica adattata” al Centro d’Incontro, una ginnastica dedicata alle persone della terza età».
Per quanto riguarda invece il campo da calcio in sintetico, il progetto è stato solamente posticipato oppure avete intenzione di eliminarlo?
«Stiamo valutando con l’architetto Maurizio Chiocchetti il progetto del manto in sintetico. Quando ci siamo insediati, infatti, si voleva realizzare un campo di calcio a 9, oggi stiamo pensando di trasformarlo in un campo a 11 ma i costi variano molto, dunque è un investimento che va valutato con attenzione, ma certamente non è nostra intenzione archiviarlo. Noi crediamo in quest’opera».
Infine, Villaggio Annunziata?
«Qui stiamo programmando il cambio della recinzione del campo da calcio Bruno. Inoltre, abbiamo deciso di investire nel parco giochi realizzando una staccionata per rendere più sicura l’area e posizionare un nuovo gioco, già acquistato e che doveva esser posizionato in quello di San Genuario. Abbiamo scelto di non posizionarlo in frazione perché si trova all’interno di un’area di proprietà del Comune ma dove vive una famiglia e che ai più sembra privato e dunque non varcano le porte del cancello».

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