Crisi LivaNova, i sindacati chiedono gli interventi promessi

Si tratta di un polo biomedicale molto importante per la Regione.

Crisi LivaNova, i sindacati chiedono gli interventi promessi
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Crisi LivaNova, i sindacati chiedono gli interventi promessi durante gli incontri istituzionali che si sono svolti tra novembre e dicembre.

Crisi LivaNova

LivaNova, a pochi giorni dalle festività natalizie, aveva ritirato la procedura di licenziamento collettivo che interessava l'intero reparto delle valvole biologiche del sito produttivo di Saluggia. Dunque, salvi  gli 83 dipendenti.

Ma i sindacati chiedono gli interventi promessi

Rimane molto alta l'attenzione sul polo produttivo di Saluggia dove lavorano, all'incirca 2 mila persone. I sindacati, infatti, ribadiscono:

"La problematica occupazionale che ha interessato Livanova (oggi chiusa) e Microport ( ancora aperta) ha messo in evidenza una serie di problematiche rispetto alle necessità rappresentate dalle società che insistono nel sito di Saluggia in materia di sicurezza, viabilità, infrastrutture oltre che a concreti progetti di espansione anche occupazionale. Durante l’incontro del 13 dicembre convocato dalla regione ed al quale oltre alle organizzazioni sindacali hanno partecipato provincia ed i sindaci dei comuni limitrofi, l’impegno di tutti andava si nel trovare soluzioni al problema contingente degli esuberi ma prendeva in considerazione anche le problematiche più generali rispetto alla presenza del sito nel territorio ed alle azioni da attivare per facilitarne la stabilità e l’espansione. Anche se la vertenza Livanova si è chiusa questo non deve far pensare che si possano ulteriormente procastinare gli interventi che già da anni vengono richiesti ai vari livelli istituzionali e che rispondono non solo alle necessità espresse dalle società presenti nel sito ma anche alla convivenza di queste con il territorio. In tutto questo il ruolo della provincia può essere determinante nell’attivare un tavolo attorno al quale riunire e coordinare sindaci, società e parti sociali, coinvolgendo anche la regione, al fine di provare a rispondere alle necessità sollevate. Chiediamo quindi che il presidente della provincia si faccia promotore di questo riprendendo gli impegni presi a dicembre e convocando nel breve un incontro affinché si cominci a discutere rispetto al percorso più efficace da intraprendere per garantire le giuste risposte".

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