Crisi Martor, continua la mobilitazione dei lavoratori

Tra sabato e domenica il presidio ha ricevuto la visita di alcuni consiglieri regionali.

Crisi Martor, continua la mobilitazione dei lavoratori
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La Fiom Cgil di Torino rende noto che dopo lo sciopero di venerdì 20 dicembre, che ha visto la partecipazione di tutti i lavoratori della Martor, il presidio dei lavoratori è proseguito nelle giornate successive.

Crisi Martor

Tra sabato e domenica il presidio ha ricevuto la visita di alcuni consiglieri regionali, che oltre a manifestare la loro solidarietà, si sono impegnati ad attivare immediatamente l’Assessorato al lavoro della Regione Piemonte per convocare un tavolo sulla drammatica  vertenza Martor.
Per la giornata di oggi, lunedì 23 dicembre, la Rsu Fiom-Cgil ha dichiarato ulteriori 8 ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli, raccogliendo l’invito di tutti i lavoratori a continuare la lotta fino a quando l’azienda non sarà disponibile a soluzioni di salvaguardia per tutti i 117 lavoratori.

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Le difficoltà del settore automotive

Le difficoltà del settore automotive sono sotto gli occhi di tutti, e servono impegno e soluzioni da parte delle Istituzioni per bloccare subito il crollo di un’intera filiera già falcidiata da milioni di ore di ammortizzatori sociali. I fenomeni di delocalizzazione decisi in questi anni dalle aziende come Martor non possono
ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori ma, anzi, bisogna salvaguardare le produzioni che ci sono e attrarre nuovi investimenti sul territorio per salvaguardare l’occupazione.

Lavolta e Pentenero (Pd): a fianco dei lavoratori 

Enzo Lavolta, Responsabile Lavoro Segreteria Regionale PD Piemonte e Gianna Pentenero, Responsabile Lavoro Segreteria Metropolitana PD Torino affermano: " Siamo stati  davanti ai cancelli della Martor di via Nicolao Cena a Brandizzo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Sono 117 i dipendenti che rischiano il posto di lavoro dopo la richiesta dell’azienda di un concordato in continuità. Infatti, nei giorni scorsi la proprietà ha presentato in tribunale a Ivrea la richiesta di concordato in continuità a causa di una crisi del settore automotive in cui da oltre 40 anni opera la Martor. Le lavoratrici e i lavoratori della Martor da alcuni anni affrontano molte difficoltà a causa della cassa di solidarietà la cui scadenza è prevista a marzo 2020. Oggi sembrerebbe esserci un preaccordo con una ditta proveniente da un'altra regione. I diversi livelli istituzionali a partire dalla Regione devono con forza richiedere un piano aziendale che preveda un  futuro lavorativo per tutti gli addetti della Martor. Non è accettabile pensare a un'acquisizione delle competenze per poi essere portate in altri luoghi. Inoltre, occorre pensare a un utilizzo degli ammortizzatori sociali in funzione del nuovo piano aziendale per rafforzare il legame con l'azienda stessa".

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