Ibp a rischio il lavoro degli operai di Sicur 2000

Ibp a rischio il lavoro degli operai di Sicur 2000. Si tratta dell'azienda inaugurata nell'ottobre 2013 a Crescentino.

Mossi Ghisolfi all'asta

All’asta, in blocco, le quattro aziende Biochemtex, Beta Renewables, Ipb e Ipb energia. Queste ultime due aziende sono quelle che interessano Crescentino da quando Mossi Ghisolfi è giunta. La gara si svolgerà il 25 settembre e resta ferma la proposta d’offerta di acquisto da parte della società Eni Versalis che ha accettato di prorogare il termine di validità della propria proposta fino al 30 settembre per consentire lo svolgimento della «procedura competitiva».  Dunque, Crescentino vede un futuro roseo per quest’area industriale che un temo ospitava la fonderia del gruppo Fiat, la Teksid che ha dato lavoro a migliaia di persone del territorio fino all’inizio degli Anni Duemila.

Le parole del sindaco

«La società che vincerà l’asta, che sia Eni Versalis o un’altra - spiega il primo cittadino Fabrizio Greppi - entreranno in possesso degli immobili, del know-how di Ibp e Ibp energia e anche la forza lavoro. Dunque chi lavorava in questo stabilimento e ora è in cassa, con l’arrivo della nuova proprietà tornerà al lavoro. Almeno per quanto riguarda i lavoratori diretti di questa azienda. Ora c’è da seguire molto bene altre due partite. Una è quella dei lavoratori della Sicur2000 che, non essendo assunti direttamente da Ibp in passato, non vengono reinseriti automaticamente. Io però lavorerò affinché le loro professionalità vengano reinserite in questo ambito. L’impianto andava avanti grazie a loro. La seconda problematica, invece, è legata ai crediti che le società esterne aspettano ancora. Ci sono numerosi artigiani anche di Crescentino che hanno lavorato senza esser pagati. Speriamo che nella scelta del Tribunale di Alessandria si tenga conto anche di questi fattori. Mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando negli Anni Ottanta si è dovuto affrontare il tema della Centrale Galileo Ferraris».