Panorama, lavoratori in sciopero contro i trasferimenti

I dipendenti: «Così perdiamo tutti i nostri diritti».

Panorama, lavoratori in sciopero contro i trasferimenti
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I lavoratori Panorama di Settimo Torinese incrociano le braccia contro i 16 trasferimenti: «Così perdiamo tutti i nostri diritti».

Panorama, lavoratori in sciopero

Sono sedici i lavoratori di Panorama che, dal 16 gennaio prossimo, saranno trasferiti presso altri punti vendita Pam di Torino e provincia. Un trasferimento che potrebbe compromettere i benefici acquisiti nel tempo. Per questo, sabato 4 gennaio, sono state indette due ore di sciopero presso la galleria del centro commerciale di strada Settimo.
Una manifestazione di solidarietà a quei dipendenti per cui è previsto il trasferimento a seguito della “missione” cominciata a settembre: i coinvolti infatti, non solo cambieranno posto di lavoro ma rischiano di perdere alcuni vantaggi contrattuali maturati dopo anni e anni di servizio a Panorama. Per tale ragione, il sindacato Uiltucs-Uil ha proclamato due ore di sciopero (una a mezzogiorno, un’altra alle 18) in occasione della prima giornata di saldi, sabato 4 gennaio.

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La denuncia

A spiegare la situazione, il referente sindacale, Luca Sanna. «Si è trattato di uno sciopero di solidarietà per quei 16 colleghi che, da gennaio, saranno trasferiti a conclusione della missione - spiega -. A settembre il gruppo aveva annunciato lo spostamento momentaneo di alcuni lavoratori per una strategia aziendale sul personale di Panorama. Avviata la “missione”, si è poi scoperto che il trasferimento sarebbe diventato definitivo a partire dal 16 gennaio, naturale scadenza del periodo provvisorio. I dipendenti non si sono mai dichiarati contrari al trasferimento, ma a preoccupare è il fatto che i benefici acquisiti nel tempo dai lavoratori del punto vendita potrebbero andare persi nel momento in cui inizieranno a lavorare nelle nuove destinazioni. Si tratti di alcune pause previste durante il proprio turno, le maggiorazioni domenicali e altri aspetti che sono stati conquistati negli anni, a seguito di accordi sindacali e lotte».
Entro il 31 dicembre avrebbe dovuto arrivare una risposta alle istanze dei lavoratori, ma superata la “scadenza” i dipendenti non hanno avuto un confronto con l’azienda. «I vertici si sono detti contrari ad ascoltare i lavoratori del torinese - prosegue Sanna -. Negli altri punti vendita in giro per l’Italia, infatti, l’operazione si è conclusa senza contestazioni. Abbiamo quindi proclamato due ore di assemblea sindacale di sabato, una giornata non usuale per gli scioperi, e il 4 gennaio, ovvero la prima giornata di saldi».

La manifestazione

Tanti i lavoratori che hanno aderito alla manifestazione di solidarietà, «Un bel segnale» dichiara il referente Uiltucs-Uil, un primo momento di contestazione per una situazione che potrebbe rivelarsi come la prima ondata di nuovi trasferimenti. «Il timore - conferma Sanna - è che questa missione sia solo la prima di un’ondata di trasferimenti. Sono 190 i dipendenti attualmente impiegati a Panorama, al momento, 16 saranno trasferiti, ma negli anni abbiamo già registrato un calo del personale provocato da una diminuzione del fatturato del punto vendita. Ci auguriamo che non sia così e la mobilitazione di sabato 4 gennaio è stato il primo momento per dire “No” a questa operazione».

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