Zecche i consigli per difendersi

Le particolari condizioni climatiche primaverili di quest’anno hanno portato a una diffusione anomala del parassita.

Zecche i consigli per difendersi
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Zecche i consigli per difendersi.

Zecche

Le particolari condizioni climatiche primaverili di quest’anno hanno portato a una diffusione anomala di zecche sul nostro territorio. E, dunque, a seguito di varie segnalazioni, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha rilasciato una locandina dove sono presenti consigli sul come comportarsi e come difendersi.

La prevenzione

Quando si frequentano luoghi “a rischio”, soprattutto durante escursioni in zone umide e ricche di vegetazione, l'Istituto avverte che risulta fondamentale ridurre la possibilità di venire a contatto con le zecche. Il consiglio: usare, per esempio, un abbigliamento idoneo. Maglie e pantaloni lunghi, scarpe chiuse sono i suggerimenti in cima alla lista. E ancora il ricorso a sostanze repellenti, sia sugli abiti che sulle parti scoperte del corpo, l'uso di abiti di colore chiaro che permettano di visualizzare più facilmente le zecche. Attenzione poi, al termine dell’escursione, a eventuali zecche presenti sul corpo o sugli indumenti.

I rischi per la salute umana e l'intervento dell'Istituto

Le zecche possono nuocere alla salute umana attraverso la trasmissione di alcune malattie. Se ad essere interessata è una persona di età compresa tra i 18 e i 70 anni può essere inviato un campione. Su richiesta del medico, in caso di sintomi, l’Istituto procede alla ricerca di agenti patogeni. Se le “vittime” sono, invece, minorenni o adulti di età maggiore ai 70 anni, verranno accettate senza la necessità di inviare campioni. In entrambi i casi, comunque, la ricerca di agenti patogeni avverrà gratuitamente. Trattandosi, però, di una situazione atipica è probabile che il fenomeno tenderà a rallentare con il caldo, per poi ricomparire nei mesi autunnali. Il dipartimento di Parassitologia dell’Università di Torino si sta, comunque, già occupando dell’identificazione degli eventuali patogeni. Sempre all'Università, inoltre, si sta effettuando un’indagine sulle possibili cause della diffusione e si sta cercando di trovare rimedi per fermare il problema o perlomeno rallentarlo.

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